Partita a golf, pranzo e concerto: il 75simo compleanno di Mal a Pordenone

Mal è piú che mai in stato di grazia, in un momento felice della sua interminabile carriera. Nella ricorrenza dei suoi 75 anni l’altra sera era alla “Vita in diretta” e prima ancora ospite a “Porta a Porta”: Paul Bradley Couling (questo il suo vero nome, origini gallesi) si è raccontato e ha presentato il nuovissimo singolo dedicato al locale che l’ha reso celebre: il “favoloso” Piper club di Roma, gestito negli anni’60 dall’impresario Alberigo Crocetta.
«È stato Alberigo, assieme a Gianni Boncompagni, a scoprirmi in Inghilterra – ci ricorda l’artista che ieri ha festeggiato con gli amici piú cari alla periferia di Pordenone, dove vive da tempo – quand’era alla ricerca di talenti genuini da portare nel suo locale, assolutamente rivoluzionario negli anni del beat. Al Piper il pubblico italiano ha iniziato a conoscermi e ad amare canzoni come Yeeeeeeh, Occhi neri, Parlami d’amore Mariù, Bambolina, Pensiero d’amore. E poi Furia e altre ancora, che adesso appartengono a tutti».
Pensiero d’amore era diventato anche un film. «Sapevo recitare cosí cosí, per fortuna c’era con me la meravigliosa Silvia Dionisio. Era il 1969, eravamo nell’era dei musicarelli».
Un disco nuovo per i 75 anni: un regalo al suo pubblico che la segue da 50 anni? «Sí. Il brano inedito si intitola “Grazie Piper!” ed è una sorta di inno d’amore che evoca la mia carriera artistica in Italia, cominciando dagli indimenticabili anni Sessanta che continuano a scaldare il mio cuore e a illuminare la mia mente. Un modo per saldare un debito di riconoscenza».
Settantacinque primavere. «Sì. E Pasquale Scilanga della Clodio Music ha voluto darmi fiducia e mi ha seguito e aiutato in questo progetto, per me davvero importante. È un modo per riproporre grandi canzoni, che hanno segnato la mia vita artistica. Le ho registrate con nuovi arrangiamenti. Un bel regalo che mi sono fatto dopo che ho compiuto 25 anni per tre volte!».
Dove il brindisi? «Naturalmente a Pordenone, con la mia famiglia: la mia compagna Renata e i nostri figli Kevin e Karen». È stata Renata a convincerlo a stabilirsi in Friuli. «Qui si vive benissimo. Io vengo dalla provincia, sono nato in un piccolo centro del Galles e cresciuto in un borgo rurale nei pressi di Oxford, dove ho passato tanto tempo in una fantastica fattoria. Da sempre apprezzo la vita in provincia: la possibilità di conoscere la natura, la gente vera, i valori sinceri, l’essenza delle cose. A Pordenone non mi manca proprio nulla: ho tutto quanto a portata di mano, anche il mio amato campo da golf».
È vero che ieri per lei c’era una sorpresa di compleanno? «È vero: gli amici dell’associazione “Cantanti, Musicisti, Golfisti”, da me fondata in Friuli assieme all’amico Dennis Biasin, hanno organizzato una festa sul vicino green di Martellago, in Veneto. Dopo la gara sulle 18 buche di Ca’ della Nave c’era da mangiare e da bere e non è mancata una mia performance dal vivo con un trio di ottimi musicisti».
Con l’altro illustre pordenonese acquisito, ovvero Bobby Solo, nessuna collaborazione in vista? «Ogni volta che ci incontriamo progettiamo di fare qualcosa, però ancora non ne abbiamo avuto l’occasione. Chissà...».
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