Mostre e workshop del Craf, lo scrigno della fotografia

SPILIMBERGO. Gli archivi del Craf (Centro di ricerca e archiviazione della fotografia) nelle grandi mostre per la stagione fotografica 2016. È un appuntamento tradizionale perché il Craf con le oltre 500 mila immagini archiviate, è diventato un punto di riferimento indiscusso. Il tour partirà il 16 luglio da palazzo Tadea a Spilimbergo.
Qui fino all’11 settembre gli amanti della fotografia potranno visitare l’antologica di Toni Nicolini, l’amico e collaboratore di Ernesto Treccani nonché fotografo del Touring Club italiano. La mostra “Poesia del reale” che resterà aperta fino all’11 settembre, porta la firma di Giovanna Calvenzi alla quale sarà assegnato il premio Fvg fotografia. La motivazione fa leva sul suo impegno come direttore artistico di diversi eventi parigini e la sua esperienza di photo editor maturata nei periodici italiani, compreso il gruppo editoriale San Paolo.
Lo stesso premio sarà assegnato al tarvisiano Carlo Spaliviero che il 24 luglio, a palazzo Polcenigo Fanna di Cavasso, inaugurerà la mostra “Next. Lo sguardo della libertà” curata dal giornalista Maurizio Bait.
La rassegna chiuderà il 2 ottobre. Ma non è ancora tutto perché alla Casa della conoscenza di Tramonti di Sotto, dal 17 luglio al 28 agosto, si potrà ammirare la serie fotografica “Il lavoro nelle fornaci di mattoni” realizzata dal fotografo indiano Rajesh Singh, collaboratore della Shiv Nadar university di New Delhi con la quale il Craf collabora da tempo.
Oltre ai nuovi linguaggi visivi, il programma del Craf propone anche altre mostre di grandi fotografi. A iniziare da Franco Fontana con “Grand tour Italia”, la rassegna che il Craf allestirà nella biblioteca Pertini di Lignano Sabbiadoro. L’iniziativa è frutto della tournée effettuata, lo scorso anno, a Spalato, Fiume, Cittanova, Zagabria, Vukovar e a Strasburgo, dove a settembre il Craf presenterà il reportage di Marco De Biasi dal titolo “Budapest 1956”. De Biasi fu l’unico fotografo occidentale a documentare la rivolta degli ungheresi.
La stagione sarà dedicata anche a Gianni Berengo Gardin. La sua mostra sarà allestita dal 15 ottobre al 20 novembre, nella chiesa di San Lorenzo a San vito al Tagliamento.
E a villa Ciani di Lestans, dal 2 al 24 luglio, non mancheranno i workshop, mentre nella biblioteca di Maniago, dal 30 settembre all’1 ottobre e dal 4 al 15 ottobre, i fotografi dell’Istituto di architettura di Venezia (Iuav), Gianantonio Battistella e Marco Zonta, con Samantha Banetta, spiegheranno come l’immagine fotografica può dare un contributo consapevole a un progetto. Il corso è stato riconosciuto dall’Ordine degli architetti come iniziativa formativa.
Il Craf di Spilimbergo è lo scrigno della fotografia friulana e non solo. Il suo direttore, Walter Liva, prova a elencare l’insieme degli archivi custoditi a palazzo Tadea. Inizia dall’archivio Zanussi-Elettrolux per passare poi all’archivio Crescenzi, Carlo Bevilacqua, Italo Zanier, Gian Enrico Vendramin, Ilo Battigelli e Aldo Martinuzzi che fino al 31 agosto espone, a Lignano Sabbiadoro, le immagini dei campioni dello sport.
Nato nel 1985 con la mostra dedicata a Giuliano Borghesan e Aldo Missinato sul cotonificio, il Craf è diventato un vero e proprio centro di ricerca. «In quel contesto - aggiunge Liva - abbiamo iniziato a parlare di un centro di fotografia a Spilimbergo». All’epoca Liva era direttore dell’Ises, ha coinvolto il Comune di Spilimbergo e con l’università di Udine e 25 atenei stranieri, ha organizzato il primo master. Ne seguirono molti altri fino a coinvolgere 3 mila persone.
«Il Craf - spiega Liva - era una novità nel panorama italiano che metteva assieme conoscenza e valorizzazione degli archivi, l’obiettivo era e resta preparare la gente alla cultura della fotografia».
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