La montagna di mezzo: al Teatro Verdi di Pordenone il festival per confrontarsi con temi strategici

Verranno tratti temi come l’emergenza climatica e il rischio di spopolamento. Il presidente Lessio: «La cultura come ponte tra le terre alte e la pianura»

Paola Dalle Molle

Esiste una montagna che supera le immagini patinate e che va oltre le descrizioni di una guida turistica. È una realtà concreta che si esprime nella vita quotidiana dei paesi che la circondano e nel lavoro silenzioso dei suoi abitanti. È la cosiddetta montagna di mezzo, un territorio oggi chiamato a confrontarsi con temi strategici quali l’emergenza climatica e il rischio di spopolamento.

A questo mondo complesso, il Teatro Verdi di Pordenone dedica il Montagna Teatro Festival, in programma dall’11 al 14 dicembre, realizzato con la collaborazione progettuale del Cai nazionale, la media partnership di Nem – Gruppo Nord Est Multimedia e numerosi partner (tra tutti la Regione, il Comune di Pordenone, Bcc Pordenone e Monsile, Fondazione Friuli, Camera di Commercio Pordenone-Udine, Confcooperative, i Rotary Club di Pordenone, Maniago-Spilimbergo, Pordenone Alto Livenza, San Vito al Tagliamento, il sostegno di Banca 360Fvg, le Comunità Montane e Accademia Italiana della Cucina).

Quattro giornate che intrecciano diversi linguaggi tra teatro, musica, danza, poesia, fotografia, letteratura e incontri. Un’occasione per riaffermare il ruolo della montagna come luogo di relazione e responsabilità tra comunità e ambiente.

«Con questo progetto – spiega il presidente del Verdi Giovanni Lessio – vogliamo aumentare la sensibilità sulle problematiche della montagna e creare un ponte tra gente di pianura e di montagna attraverso la cultura. È un impegno che portiamo avanti da tempo e che oggi, nel cammino verso la Capitale della Cultura, trova nuovo significato: le nostre valli devono tornare a essere voce viva del futuro».

«Dal cuore della pianura – rilancia il sindaco Alessandro Basso - Pordenone si afferma ancora una volta come porta delle Dolomiti friulane e di tutti quei territori vivi che le circondano. Questo Festival, sostenuto con convinzione dal nostro Comune, è soprattutto un progetto di Comunità e una dichiarazione d’intenti che illumina la nostra strada verso Pordenone Capitale Italiana della Cultura 2027.

Invito tutti a vivere intensamente queste giornate di meraviglia e conoscenza». «È sempre più diffusa l’idea che la montagna sia una sorta di riserva a uso e consumo della Pianura» – evidenzia l’assessore regionale Stefano Zannier. «Conoscere la Montagna, volersi rapportare a questo particolare mondo, tanto vicino ai grandi centri urbani quanto loro estraneo, significa relazionarsi con le genti che la vivono ogni giorno. Il Festival fa in luce su questa realtà della nostra Regione, indispensabili l’una all’altra, per aiutarle a ritrovarsi nella loro interdipendenza».

Per il presidente generale del Club Alpino Italiano Antonio Montani: «Il progetto dedicato alla Montagna è nato per ascoltarne la voce e per dargli voce».

Quella con il Teatro Verdi rappresenta, di fatto, l’unica partnership progettuale che il Cai dedica al mondo del teatro, una collaborazione che arricchisce la missione stessa dell’Ente: promuovere la conoscenza della dimensione antropologica della vita in quota, con la sua quotidianità, produttività e resilienza.

Il Festival si apre giovedì 11 dicembre, Giornata Internazionale della Montagna, con Notte Morricone di Aterballetto mentre venerdì prende avvio la rassegna R-Evolution Green, dedicata al cibo di montagna, con studiosi ed esperti, seguita dal concerto Dagli Appennini alle Madonie. Sabato spazio ai giovani e ai temi della rigenerazione, alla presentazione del volume sulle Dolomiti e un incontro con la poesia di Azzurra D’Agostino, in collaborazione con la Fondazione Pordenonelegge, prima dell’intenso spettacolo di e con Christian Poggioni. Gran finale domenica con Lezioni di cammino di Enrico Brizzi, il laboratorio per i bambini e con Lunga vita agli alberi di Stefano Mancuso e Giovanni Storti.

Ingresso gratuito agli incontri. I biglietti per gli spettacoli e per il laboratorio sono acquistabili in biglietteria e online.

Tutte le info sul Mtf online su: www.teatroverdipordenone.it

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto