Mieli a Udine, una lectio sulla Storia

UDINE. La Libreria Moderna Udinese organizza per oggi un incontro con Paolo Mieli, giornalista di lungo corso, già direttore de “La Stampa” e per due volte del “Corriere della Sera”, storico di valore, attualmente presidente di Rcs Libri: Mieli presenterà al pubblico il suo saggio più recente, edito da Riszzoli: titolo, I conti con la storia, sottotitolo Per capire il nostro tempo. L’incontro, fissato per le 18.30, si terrà alla sala Madrassi di via Gemona. Modererà Omar Monestier, direttore del “Messaggero Veneto”.
Per l’autore I conti con la storia rappresenta un omaggio agli storici e ai libri di storia: «Forse il senso ultimo è dato dalla bibliografia. Testimonia l’esistenza di tante persone alle cui opere ho attinto e compone una scelta ragionata di testi validissimi». La tesi di base è che, per esaminare seriamente il passato, occorre dimenticare il presente. Anche se non può arrivare all’atarassia, lo studioso deve spogliarsi delle passioni e del vizio più diffuso tra quanti maneggiano la storia, quello di riferirla all’oggi: «C’è la tendenza a proiettare le nostre convinzioni, la nostra visione della realtà. I conti sembrano tornare, però si porta a casa della cattiva storia».
Invece è necessario mettere sempre in crisi le proprie idee e considerare provvisoria qualsiasi acquisizione. «È un principio valido per tutte le discipline, la verità ultima e assoluta non la detiene nessuno».
Fondamentale, per Mieli, è l’oblío, qualcosa che si intreccia strettamente alla memoria, e, senza falsificarla, ne può raffreddare emotivamente i contenuti.
«L’obiettività, in fondo, è solo tenere presente che nel percorso dell’umanità le cose non sono andate esattamente come ci viene tramandato. Perché la storia la scrivono i vincitori, e in genere lo fanno forzandola a danno dei vinti».
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