Lignano noir e l’omaggio a Scerbanenco: un viaggio in 13 tappe nel solco del giallo
Primo incontro il 13 giugno al Cubo della Cultura di Sabbiadoro con Pierluigi Porazzi, Nicola Skert e Barbara Cimbaro

«In un giallo deve esserci semplicemente un cadavere, e più il cadavere è morto, meglio è» diceva S. S. Van Dine, pseudonimo del giallista Willard Huntington Wright. Ne sanno qualcosa anche i giallisti di casa nostra, nei loro libri i morti (ammazzati) abbondano. Terra di santi, poeti, navigatori e... giallisti. Non si può parlare di una “scuola friulana”, ma in una regione che dedica due rassegne letterarie tematiche (LignanoNoir, a Sabbiadoro, e Lama e trama a Maniago, mentre in passato c’era pure Grado Giallo), il genere trova moltissimi autori e altrettanti appassionati lettori.
Anche in Friuli Venezia Giulia sono molti gli scrittori che si cimentano nel genere noir. Impossibile citarli tutti, ma proviamo a fare una carrellata...
Roberto Roversi, giornalista milanese e giallista a sua volta (che sarà ospite del festival a Lignano a settembre), ne cita alcuni nel suo recente Giallo Italia (Sem), scritto con Cristina Aicardi e Ferdinando Pastori: da Tullio Avoledo, autore del recente Come si uccide un gentiluomo (Neri Pozza) a Ilaria Tuti, creatrice di Teresa Battaglia (in autunno su Rai1 approderà la nuova serie con protagonista Elena Sofia Ricci, di cui sono cominciate proprio in questi giorno le riprese).
Senza dimenticare Pierluigi Porazzi, udinese, apprezzato autore di gialli per Marsilio, tutti ambientati in Friuli. L’ultimo, ritratto di morte (pubblicato da La Corte editore) racconta la storia di uno strano omicidio archiviato da anni senza un colpevole. Ma emergono nuovi elementi e l’ispettrice Alba Leone decide di tornare a indagare...
Ambientano i loro gialli a Trieste lo scrittore tedesco Veit Heinichen, che ha dato vita al personaggio del vicequestore Proteo Laurenti, ma anche i giornalisti Pietro Spirito, autore del recente È notte sul confine (Guanda), un’accattivante spy story ambientata negli Anni Settanta. Così come Francesco De Filippo (che ha pubblicato Trieste è un’isola, Castelvecchi). E pure il siciliano Salvo Bilardello, che vive tra Trieste e Marsala.
Anche l’udinese Barbara Cimbaro ha scelto il capoluogo regionale il suo romanzo d’esordio, Notti senza bora, per raccontare le indagini del vicequestore Raffaele Rubino.
Il commissario Degrassi nato dalla fantasia dell’austriaca Andrea Nagele si muove invece a Grado: è il protagonista di diversi romanzi, l’ultimo in ordine di pubblicazione è Grado e la ragazza nella laguna (Emos): nel settimo libro della serie la commissaria Degrassi, ancora alle prese con la sua tragedia personale, cerca di scoprire la verità in un groviglio di bugie, segreti e strani traffici.
Non solo giallisti “seriali” ma anche autori che si cimentano per la prima volta nel giallo: tra questi Flavio Santi, poeta e scrittore, che ha recentemente pubblicato L’autunno del sultano (Solferino). Una storia ambientata a Budapest con un protagonista speciale: per fare luce su un delitto, il sultano decide di chiamare a indagare un investigatore particolarissimo, l’architetto liberty friulano Raimondo D’Aronco, “gran seduttore e acuto osservatore, che sa muoversi come pochi tra il bel mondo e i peggiori quartieri della capitale”.
Di giallo friulano si parlerà venerdì 13 giugno, alle 18.30, al primo incontro di LignanoNoir, il festival dedicato alla memoria di Giorgio Scernbanenco. Tredici appuntamenti con scrittori italiani e, novità di quest’anno, anche stranieri, che si terranno ogni venerdì nel “Cubo della cultura”, la struttura allestita in spiaggia a Sabbiadoro, tra l’Ufficio 6 e il 7. Ospiti del primo incontro tre scrittori friulani: Pierluigi Porazzi, Nicola Skert e Barbara Cimbaro. Con loro si farà una riflessione sullo stato di salute del giallo di casa nostra e in Italia. Un genere che resiste e trova sempre più estimatori anche grazie alle numerose serie televisive (vedi Teresa Battaglia).
«Lignano Noir si conferma uno degli appuntamenti culturali più attesi dell’estate – commenta Donatella Pasquin, consigliera delegata alla Cultura per il Comune di Lignano Sabbiadoro – anche per quest’anno il Festival rende omaggio alla figura di Giorgio Scerbanenco, padre del noir italiano, che proprio a Lignano trovò ispirazione per molte delle sue opere. Sempre allo scrittore è dedicato il Premio che terrà a settembre in collaborazione con il Massaggerò Veneto e Il Giallo Mondadori che ringrazio. Il calendario di questa edizione è ricco di incontri con protagonisti importanti autori italiani e internazionali e un ringraziamento va alla direzione artistica di Cecilia Scerbanenco, figlia di Giorgio Scerbanenco. Lignano Noir – conclude si distingue per la qualità delle sue proposte, per l’atmosfera che si crea attorno a ogni evento e negli anni è diventato un’occasione unica per vivere la cultura in riva al mare, tra emozioni, misteri e grandi storie».
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