Lignano laboratorio di architettura: un’associazione valorizzerà le ville
In un circuito dieci edifici realizzati dai più famosi progettisti friulani. La presentazione a Pineta

Negli anni Cinquanta e Sessanta la cittadina di Lignano è diventata un laboratorio di architettura. I più importanti architetti friulani (da Gianni Avon a Aldo Bernardis, da Paolo Pascolo a Marcello D’Olivo, autore della famosa “spirale”) hanno progettato seconde case, per lo più ville, nella “città inventata” per i turismi. Un patrimonio architettonico prezioso, una sorta di museo a cielo aperto che ancora oggi, muovendosi tra raggi e archi, si può ammirare.
Nell’anno in cui si celebrano i 120 anni dalla nascita del primo stabilimento balneare, dieci proprietari di ville storiche hanno deciso di fondare un’associazione, “Raggi e ArchiTetture – Ville di Lignano”, per contribuire e rendere riconoscibile questo importante patrimonio.
L’associazione si presenterà e illustrerà i suoi progetti venerdì 21 luglio, alle 18, al Levante la Terrazza di Pineta.
Sarà presente il consiglio direttivo, presieduto da Sabrina Mazza, e il Comitato scientifico costituito da Diana Barillari e Veronica Riavis, che assieme al socio fondatore Giulio Avon presenteranno l’associazione che conta ad oggi dieci soci, tutti proprietari di case, ville ed edifici realizzati dagli architetti Marcello D’Olivo, Gianni Avon, Aldo Bernardis, Paolo Pascolo, Claudio Nardi, Iginio Cappai e Pietro Mainardis.
Finalità dell’associazione, si legge nello statuto, “promuovere lo studio e la divulgazione dell’architettura del Novecento lignanese e di favorire la conservazione e la valorizzazione del patrimonio edilizio di Lignano Sabbiadoro, contribuendo in tal modo anche a tutelare, conservare e rendere conoscibile tale patrimonio culturale”.
«Si valorizza il presente – spiegano i soci – se si è consapevoli del passato e tra gli obiettivi che l’Associazione si propone è anche quello di collaborare con il mondo culturale e universitario per essere attrattivo anche verso gli studenti e studiosi di architettura».
“Raggi e ArchiTetture – Ville di Lignano”, dunque: con questa denominazione si è voluto fare riferimento alla pianta organica della famosa e straordinaria spirale di Marcello D’Olivo e si è voluto “giocare” con le parole e le lettere richiamando in due vocaboli, i raggi e gli archi così formando un unicum.
Un laboratorio architettonico, si diceva. Negli anni ’50 la zona del futuro comune di Lignano Sabbiadoro era libera, l’urbanistica era da poco tracciata e le nuove architetture si integravano quindi perfettamente con queste realtà.
Gli architetti Marcello D’Olivo, Gianni Avon, Aldo Bernardis e Paolo Pascolo sono i professionisti più nori che hanno lavorato a Lignano, formando con altri colleghi un gruppo nuovo, importante e all’avanguardia che ha realizzato degli edifici privati e pubblici del tutto particolari.
Come valorizzare questo immenso patrimonio architettonico e renderlo fruibile?
Le attività programmate al momento sono la catalogazione degli edifici e la possibilità di renderli identificabili con particolari targhe pensate in chiave moderna; ma sono state immaginate anche attività cicloturistiche “Bici e ville” con il supporto di una guida turistica competente sul tema, la partecipazione alla diffusione di pubblicazioni sui singoli architetti, l’interazione con altre associazioni dedite alla tutela del patrimonio storico e artistico, così come la realizzazione dei supporti web e social.
Gli architetti che hanno prestato la loro opera a Lignano sono stati già oggetto di pubblicazioni e mostre che hanno attratto attenzione, curiosità e apprezzamenti.
Per la pubblicazione dell’ultimo libro curato dall’architetto Giulio Avon e dallo storico Ferruccio Luppi, “Dentro Lignano (Inside Lignano)”, pubblicato da Gaspari, erano già stati coinvolti direttamente anche i proprietari delle ville e case di abitazione, che si erano resi disponibili ad aprire queste pregiate architetture.
Gli edifici erano stati fotografati, dalle aree esterne alla parte interna. Le immagini erano poi state impaginate inserendo anche le fotografie d’epoca meno note.
Non solo libri ma anche mostre come “Gianni Avon Architetture a Lignano 1954-1972”, “90 architetture del Novecento a Lignano” (è stato anche realizzata una sorta di guida agli edifici).
E ancora “I mercoledì dell’architetto, omaggio di Lignano ad Aldo Bernardis”. Mostre aperte prima alla Terrazza a Mare e poi nella biblioteca cittadina avevano già creato in passato le premesse per la pubblicazione del libro “Dentro Lignano” del 2019. «Queste attività – spiegano i responsabili dell’associazione – hanno generato in alcuni proprietari la viva consapevolezza di detenere parte di un patrimonio storico importante che deve essere rispettato e valorizzato».
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