L’estate in musica: tutti i grandi concerti a Pordenone
Un viaggio fra icone e nuove scoperte, partendo dal Pordenone Blues Festival (14-19 luglio, Parco San Valentino e centro città), con, il 16 luglio, i Boomtown Rats di Bob Geldof, in una rara esibizione dal vivo e unica data italiana. E c’è anche il rapper Tony Boy,

Un veterano del rock impegnato che ha fatto la storia con il Live Aid e un giovane rapper che ha appena vinto un Grammy e spopola su Spotify: Bob Geldof e Tony Boy rappresentano simbolicamente il vasto ventaglio musicale che sintetizza l’estate dei grandi concerti a Pordenone, dove blues, rock, rap e reggae convivono, in un cartellone articolato e di qualità, presentato congiuntamente ieri mattina da istituzioni e organizzatori.
In prima linea, l’assessorato alla Cultura e grandi eventi del Comune, insieme a tre realtà con lunga esperienza nel settore: Azalea per Pordenone Live, Associazione Pordenone Giovani per il Pordenone Blues Festival, Associazione Complotto Adriatico per Music in Village.
«Abbiamo unito le forze e creato una proposta trasversale nei generi e nei pubblici», ha spiegato l’assessore Alberto Parigi, sottolineando come la strategia punti anche «a rafforzare il ruolo di Pordenone come polo musicale di riferimento, in vista di Capitale italiana della Cultura 2027».
L’eccezionale investitura sarà celebrata con un grande evento a tema, gratuito, al Parco San Valentino, il 5 settembre: 500 droni illumineranno il cielo, seguiti dal dj set di Roger Sanchez, star della house music internazionale.
Ma prima, l’estate promette un viaggio fra icone e nuove scoperte, partendo dal Pordenone Blues Festival (14-19 luglio, Parco San Valentino e centro città), con, il 16 luglio, i Boomtown Rats di Bob Geldof, in una rara esibizione dal vivo e unica data italiana.
“Una figura simbolica – ha commentato Andrea Mizzau, presidente di Pordenone Giovani – che lega musica e impegno civile, a quarant’anni dallo storico Live Aid”. Fra le date da non perdere, i concerti di Joe Satriani e Steve Vai il 15 luglio e del maestro della chitarra blues Joe Bonamassa il 18 luglio, in collaborazione con Azalea. Il 19, spazio al rock alternativo italiano con gli Afterhours di Manuel Agnelli, mentre il giorno prima il centro storico si animerà con il “Blues on the road”: oltre 20 concerti diffusi, in una grande festa collettiva.
Il testimone passerà poi al Pordenone Live, con il concerto di Tony Boy il 27 luglio. «Ha appena vinto un Grammy e fa numeri che molti colleghi si sognano», ha commentato Loris Tramontin di Azalea, sottolineando come oggi «i rapper siano una scommessa, ma anche una risorsa per rinnovare i pubblici».
A chiudere, in agosto, torna il Music in Village al Parco IV Novembre (27-30 agosto), festival storico che da Porcia si è spostato in città e che resta fedele all’idea originaria: ingresso gratuito e attenzione alla qualità.
«Quando è nato proponevamo artisti emergenti o internazionali ancora poco noti – ha ricordato il “patron” dell’evento Attilio Perissinotti – ma oggi, e sempre gratis, ci sono anche nomi affermati, su tutti Midge Ure, fondatore degli Ultravox e co-autore di “Do They Know It’s Christmas?” con lo stesso Geldof.
Un caso curioso, a quarant’anni esatti dal Live Aid, averli entrambi a Pordenone». Il 27 agosto il Miv si aprirà con la regina del reggae Queen Omega, il 28 spazio alle Bambole di Pezza, storica band punk rock al femminile, poi il 29 toccherà a The Originals, formazione speciale nata dall’unione di Africa Unite e Bluebeaters, e infine, il 30, gran finale con Ure.
La musica risuonerà ovunque, e non solo nei concerti: al Palazzo del Fumetto, dal 14 al 27 luglio, sarà allestita la mostra “Fender Vintage Museum”, mentre durante il Music in Village, ogni sera, il Finger Food Festival animerà il parco.
«Abbiamo fatto scelte oculate, mirate a costruire un’identità musicale chiara e riconoscibile», ha spiegato ancora Parigi, evidenziando «l’appoggio fattivo della Regione e di Promoturismo».
E anche se il settore vive un momento di incertezza, fra tour annullati e rincari generalizzati, a Pordenone si respira entusiasmo: la capienza del Parco San Valentino è salita a 7 mila persone e si guarda già oltre, al nuovo stadio di cui si parla, per accogliere eventi ancora più grandi. «E tutto questo – ha aggiunto nella nota stampa ufficiale il sindaco Alessandro Basso – genera un indotto significativo per il commercio, la ristorazione e l’accoglienza».
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