Le immagini di Davide Degano per raccontare la Slavia friulana

Da venerdì 6 una mostra al Museo della fotografia. E alle 17 un incontro a Casa Cavazzini

Martina Delpiccolo

Venerdì 6 ottobre, alle 18.30, in Castello a Udine, verrà inaugurata la mostra “Sclavanie” di Davide Degano, visitabile fino all’11 febbraio 2024 nel Museo Friulano della fotografia.

“Sclavanie” è il toponimo friulano usato per indicare la “Slavia friulana”, che dalle Valli del Natisone si protende fino alla Val Resia. Ma è anche un libro, pubblicato nel 2021, e un progetto lanciato nel 2017 attraverso una piattaforma crowdfunding.

Ideatore il giovane fotografo e storyteller Davide Degano, cresciuto a Ronchis di Faedis e trapiantato in Olanda, dove ha frequentato la Royal Academy of Arts.

È il legame con la terra d’origine a spingerlo a tornare per il tempo di percorrerla, attraversarne storia e tradizioni, interrogarla su cosa è stata e cosa sta diventando, fissarla in scatti fotografici che la raccontino.

Nel volume ha raccolto immagini in bianco e nero che raccontano sequenze del passato: fatica, donne sommerse dal peso del fieno, suono struggente di fisarmonica, processioni e funerali, soldati e bambini, macerie e tende, acqua di fontana e pignarûl.

Immagini che fanno da introduzione alle foto a colori di Degano che catturano nuvole, pecore, sassi, preghiere, canti, osterie e sagre, lapidi e maschere.

Villaggi montani oggi spopolati, di confine tra Italia e Slovenia, raccontati con uno sguardo antropologico, che possiamo cogliere visitando la mostra in Castello, grazie ai Civici Musei di Udine.

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