La Notte dei lettori porta a Udine le contaminazioni della musica
Nella serata di sabato 7 maggio in piazza Libertà il Jali Babou Saho Trio. E in san Francesco è di scena Beppe Severgnini

La Notte dei lettori porta in scena la musica. Questa sera, alle 22. 30, in Piazza Libertà a Udine va in scena “La Kora: dai cantori della tradizione orale alle sonorità in evoluzione. Contaminazioni e generazioni con il Jali Babou Saho Trio, ovvero Simone Serafini, (contrabbasso e basso elettrico) Gregorio Busatto (batteria e percussioni) e Jali Babou Saho (voce e kora), «musicista mandinka, nato in Gambia e figlio d’arte, ha l’importante ruolo di portare avanti la tradizione orale, cantando storie del suo Paese.
Suona la kora, strumento tipico africano e canta», anticipa il musicista Simone Serafini, «questa sera proponiamo principalmente la musica di Babou Saho, un mix di musica tradizionale, di blues, di jazz. Tutto partendo dal filone della sua musica che ha influssi provenienti dall’Africa. Suo padre è un griot, un cantastorie che tramanda la cultura con la tradizione orale».
Serafini ha in curriculum molte collaborazioni prestigiose, con un’attività concertistica internazionale e la presenza in molte pubblicazioni discografiche edite. È coordinatore del Dipartimento Jazz del Conservatorio di Adria e docente di Conservatorio da 15 anni nonché direttore Artistico della rassegna “Biblioteca in Jazz” in collaborazione con l’Associazione Time For Africa, dal 2019.
«Per me, approfondisce Serafini, l’aspetto dell’improvvisazione è fondamentale. La commistione con altri musicisti è la chiave della ricerca che mi interessa per un confronto culturale e per trovare un punto di incontro che possa dare vita a una musica vera e viva che dialoga e si incontra con tutti. Al concerto ascolterete una decina di brani. Abbiamo una rosa di pezzi tra cui scegliere. Mi piace ricordare che l’improvvisazione porta a un evento unico che non si ripete».
Ma il calendario del festival di sabato 7 giugno si apre già alle 10, a palazzo di Toppo Wassermann, con “Talk intergenerazionale”, a cura di Laura Parolin. Segnaliamo tra gli altri appuntamenti: alle 11, in Loggia del Lionello, “Gli scioperi del’43-44: attiviste e militanti” (enciclopediadelledonne. it i libri), a cura di Tamara Ferretti, con Rossana Di Fazio e Antonella Lestani. Modera la giornalista Anna Buttazzoni. Alle 11, con la libreria Tarantola nel Giardino Ricasoli, “Paris, Paris! La città e la cultura da Monet a Sartre” (Forum editrice) di Umberto Alberini, in dialogo con Romano Vecchiet. Alle 15, in Loggia del Lionello, “La Notte degli scrittori e lettori Fvg” a cura dell’Associazione scrittori Fvg. Segue, alle 16. 30, “È notte sul confine” (Guanda) di Pietro Spirito, in dialogo con il giornalista Oscar d’Agostino e lo scrittore Giovanni Taranto. E poi, alle 17.30 “Moda & modi 1991-2021” (Battello stampatore) della giornalista Arianna Boria in dialogo con il giornalista Gian Paolo Polesini.
Pomeriggio ricco anche nelle librerie. Alle 17, con due eventi: uno alla Mondadori e uno alla Moderna con “La tentation”, a cura del gruppo di lettura Lire Ensemble di Chantal Quarre. Alle 18, alla libreria Friuli, “Il sogno è vita. Una teoria neurofilosofica sulla natura del sogno” (Mimesis) di Francesco De Stefano in dialogo con Franco Fabbro. In contemporanea, alla libreria Gaspari, “GenerAzioni Al poetando con intelligenza (artificiale)”, con l’associazione culturale Tina. Al circolo Nuovi Orizzonti, alle 18 va in scena “Generazione Gaza”, lettura con alchimie sonore e proiezioni, con Michele Guerra, Matteo Zavattin e Paolo Taviano.
Alle 19, nella chiesa di San Francesco, ospite atteso è Beppe Severgnini con il suo ultimo libro “Socrate, Agata e il futuro. L’arte di invecchiare con filosofia” (Rizzoli), in dialogo con Martina Delpiccolo. Alle 20. 30, in corte Morpurgo, “E sembra quasi vero. Storie, invenzioni e fantasticherie sui libri che ho comprato con i miei ultimi risparmi” (Rizzoli) di Riccardo Pedicone in dialogo con Valentina Viviani. Infine, nella chiesa di San Francesco lectio magistralis “Non lasciate che Chronos divori i suoi figli! L’Orcomondo e i bambini”, di e con Angelo Floramo. —
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