La lezione del fagiano il re dei clandestini che si adatta ovunque
«Lo sa? Aveva ragione», mi viene detto a denti stretti da un avversario tra i piú agguerriti che conosca. Capisco subito quanto questa frase gli sia costata e rispondo con un sorriso banalizzando l’imbarazzo, ma non potrebbe essere altrimenti: intimamente gongolo. Come, dove, quando e soprattutto, perché? Il perché è presto detto: ammettere di non sapere è un gesto comune per chi si occupa di gestione faunistica ai sensi della conservazione della natura. Biologicamente parlando sappiamo di sapere e sappiamo di non sapere e proprio su quest’ultimo, lavoriamo.
Si sa che gli animali selvatici seguono regole biologiche ferree che si incanalano in una serie complicata e, talune volte, complessa di rapporti nei diversi ecosistemi funzionali in cui le osservate. Cosí, per fare un esempio tutt’altro che banale, prendete una delle specie piú interessanti che vi capita di osservare in questo momento dell’anno e confrontate i diversi comportamenti che la caratterizzano nei diversi ambienti e, magari, provate a fare delle deduzioni che abbiano un senso biologico e, se volete, gestionale. Avrete capito tutti di chi sto parlando, della specie che dimostra una tra le piú interessanti strategie comportamentali riproduttive, un uso dello spazio e, soprattutto un uso dell’habitat che, ancora oggi, è uno dei parametri piú studiati e, conseguentemente, piú utilizzati da chi, questa specie, la vuole gestire con conoscenza e ragione e non con superficialità e mediocrità. Sto parlando, ovviamente, del fagiano: il re dei clandestini. Originario dalla Cina, in Europa ha vissuto notevoli avventure esteticovenatorie. È interessante la sua storia, leggetela. Ma ancora piú interessanti sono le diverse strategie gestionali che, nel nostro continente, sono state adottate per farne lo specchio di una corretta gestione. E cosí, questo è proprio il periodo in cui, attraverso una maggiore contattabilità della specie, vi capiterà di osservare maschi che scelgono futuri territori per futuri posatoi, risultati di futuri successi riproduttivi. Come dire, la conoscenza è propedeutica alla comprensione e, ammetterlo, aiuta e serve, a tutti …
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