Jessica Rizzetto è tra i venti aspiranti a “MasterChef”

UDINE. Non è mai una passeggiata in riva al mare se lo scopo è finire calamitati fra gli eletti di MasterChef, visto il caratterino del triumvirato, piuttosto irascibile se dentro il piatto qualcosa non lega.
Anche il pomodorino abbandonato a se stesso potrebbe causare un immediato lancio nello spazio del prodotto compreso di porcellana. Bastianich è uomo d’istinto.
Comunque sia la Jessica Rizzetto da Pordenone, venticinquenne dal fornello facile, si è sistemata con merito nell’angolino cottura più glamour della tv, location invidiata da migliaia di cuochetti in erba, che maestro cuciniero vorrebbero diventare. Oltre ai cento mila bigliettoni e al libro col nome in copertina.
Da cento a quaranta, da quaranta a venti. E Jessi non ha mai mollato il grembiule, tenendoselo stretto come un desiderio sfuggente. Non si sa mai, lasci nel forno l’arrosto un minuto in più e addio. Non serve lo sbaglio grossolano, pure il piccolo ti sega.
Puntata di raccolta, quella dell’altra sera. Ancora una secchiata di provini, le solite angherie ai più timidi e qualche mazzata ai più furbi, poi ovviamente smascherati. Cracco mette alle corde la signora convinta di fregarlo con la storia degli ingredienti fatti salire appositamente dal Sud, quando, in realtà, avevano da poco lasciato il supermercato rionale. Tac, bacchettata sulle manine e spedita al mittente.
Con gli spaghi al pomodoro la furlana è rimasta a galla, la carne le è servita da passepartout. Titolo della ricettina messa su in fretta e furia con la carogna sulle spalle, Alti e bassi. È il solito Joe Bastianich show, che arricchisce non poco il cabaret di Crozza. «Questo è un piatto per i quasi morti», sussurra al condannato.
Spietato con il trans: «L’intruglio è fuori dai parametri normali come la cuoca». Impietoso con la ragazzina sull’orlo della crisi nervi: «Sembra un cibo per gatti».
Va avanti pure la signora from Marocco, più frignate che altro. Nella gara multietnica è guardata a vista dalla coreana e dalla ragazzina di colore dal capello fluente. Uccisa la coppia improbabile: la Rosetta e il bamboccione hanno preso la via di casa.
Finito l’happy hours, ragazzi, adesso si va di padella. Da giovedì prossimo fondamentale sarà essere duri e puri.
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