Festil 2024: dieci anni di teatro d’autore tra Udine, Trieste e il litorale
Dal 18 giugno al 5 agosto 27 appuntamenti, 11 prime nazionali, danza, musica e teatro per bambini: il festival cresce e guarda al futuro della scena contemporanea

Ben 27 appuntamenti teatrali, dal 18 giugno al 5 agosto, tra Udine e Trieste, con serate pure a Gradisca d’Isonzo e Duino Aurisina: torna anche quest’anno l’appuntamento con Festil, il festival estivo del litorale, che festeggia i dieci anni di attività.
E lo fa con un ricco programma ilustrato ieri a Udine dai direttori artistici Tommaso Tuzzoli e Federico Bellini (presente con un messaggio video) e da Rita Maffei del Css (che ospita la sezione friulana al Teatro San Giorgio di Udine ), presente l’assessore comunale Federico Pirone, che ha evidenziato l’importanza del festival «che – ha detto – è cresciuto molto in dieci anni e che qualificherà l’estate udinese».
«Festil – ha rimarcato Tommaso Tuzzoli, codirettore artistico – è un progetto in crescita capace di investire tutti gli aspetti di cui esso si compone: residenze di scrittura teatrale, formazione e tutoraggio, laboratori rivolti a studenti, indagini sul territorio, creazione di nuovi testi e loro pubblicazioni, ospitalità di compagnie nazionali ed internazionali, azioni di scouting, produzione e coproduzione, azioni di audience development collegate ai territori di riferimento, laboratori aperti alla comunità, partecipazione a reti regionali, nazionali e internazionali, costruzione di nuove reti con strutture e attività del sistema culturale teatrale, private e pubbliche».
Tanti appuntamenti: 27 spettacoli, si diceva, di cui 11 prime nazionali, 2 laboratori, incontri. «La decima edizione osserva il nuovo per anticipare il futuro con un cartellone che racconta il senso di cura per visioni condivise e la ricerca spasmodica di nuovi autori e modalità di messe in scena».
Il festival si apre a Udine, dove tutti gli spettacoli si svolgono al Teatro San Giorgio in collaborazione con Teatro Contatto Estate, la Stagione lunga un anno del Css. Il 18 giugno si inaugura con la prima nazionale di “17 rue des fossés, Saint-Marcel”, uno spettacolo musicale nato da un viaggio tra Vienna, Praga, Salisburgo e Parigi di Francesca Osso, attrice e qui anche autrice e voce, e del sound designer Gabriele Gerets Albanese (alle 21), una produzione Css in collaborazione con Tinaos. A Trieste si parte il 19 giugno, in Sala Bartoli, sede che ospita gli spettacoli in collaborazione con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: qui debutta lo spettacolo scritto da Irene Petra Zani “Peitho – Persuasione”, sulla figura del filosofo goriziano Carlo Michelstaedter, testo vincitore del bando di drammaturgia Futuro passato e il premio di produzione di Festil 25. Il concept è di una delle più premiate e conosciute attrici teatrali italiane, Federica Fracassi, affiancata in scena da Dimitrios Papavasiliu e dal sound designer Shari DeLorian. E così via fino alla conclusione con una prima nazionale, Io sono moltitudine” prodotto da Tinaos, di e con Angelo Floramo, accompagnato in scena dalle musiche dal vivo del gruppo Fior delle Bolge, viaggio narrativo e musicale tra le molteplici identità della città di Gorizia.
Amplissima la sezione dedicata ai più piccoli, “Mini Festil”, un vero e proprio festival dentro il festival, con 7 spettacoli tout public. Anche la sezione dedicata alla danza, “Dance Me to Festil”, subisce un potenziamento rispetto allo scorso anno, con 3 spettacoli e 2 laboratori di movimento gratuiti, uno per bambini e uno per adulti di ogni età. Non mancherà la musica, anche dal vivo, così come ci saranno incontri con il pubblico e una tavola rotonda, che verteranno sulle molteplici strade percorse dalla drammaturgia contemporanea, al centro anche del progetto Futuro Passato (di cui è tutor Federico Bellini) che si articolerà nelle letture sceniche dei testi composti dagli autori finalisti dell’edizione 2024 (“Futuro Passato – memoria di un viandante”) e in quelle di pièce già realizzate ed inedite (“Futuro Passato - esplorazioni drammaturgiche”), a firma di due tra le più apprezzate autrici teatrali italiane, Magdalena Barile e Linda Dalisi. —
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