Irene Cao: "Il mio romanzo scritto a Ibiza gioia del corpo e dello spirito"

UDINE. "È il libro che sento di più, quello per il quale ho sofferto e ho riso di piú. Scriverlo mi ha provocato dolori veri, emozioni intensissime.
Mentre scrivevo ho sudato, sono stata male, ho passato notti insonni, e la pancia, mi ha preso molto alla pancia, dolori fortissimi, è tutto legato alla pancia. Ma ho anche riso molto, perché ci sono delle parti molto, davvero molto divertenti".
Lo descrive cosí, Irene Cao, il suo ultimo libro “Ogni tuo respiro” in uscita venerdì 3 giugno per la Rizzoli (16 euro, ebook 6 euro e 99 centesimi, 309 pagine), romanzo che segna il suo ingresso in un genere letterario che la svincola dal frettoloso cliché di autrice erotica.
Fenomeno letterario da centinaia di migliaia di copie, tradotta in decine di lingue, intuita bene e protetta ancora meglio da un editore che con un caso cosí corona un sogno e stana l’invidia di un mondo perennemente in affanno, in questo romanzo Irene Cao racconta una storia diversa.
Quella di una ricostruzione meticolosa di sé, imposta dalla vita come spesso succede in modo brutale. Le note editoriali riassumono la vicenda di Bianca, una ballerina che ha rinunciato alla carriera per il suo amore Sebastiano.
La solidità della coppia crolla all’improvviso e Bianca va in cerca delle sue radici a Ibiza, dove sua madre ha vissuto felice. In quell’isola scopre una nuova dimensione del sesso e del proprio corpo libera dagli schemi del passato.
Trama a parte, che mondo ha voluto descrivere?
Innanzitutto è un inno alla vita - ci dice la scrittrice di Caneva, splendida località al confine tra Friuli e Veneto - “Ogni tuo respiro” è il respiro della vita, è questo che ho voluto raccontare. Certo, c’è anche in questo caso una protagonista femminile, una donna nella quale molte delle mie lettrici si potranno riconoscere.
Una donna con le proprie fragilità, ulteriormente sgretolate quando vede con i propri occhi il tradimento dell’uomo che ama. Il mondo che crolla, le certezze assolute e mal riposte che svaniscono in un attimo. E poi ho voluto raccontare un’isola, Ibiza, nel suo lato piú spirituale.
Tutti la conoscono per il suo lato piú glamour, ma in realtà è un’isola che ha una forte componente spirituale, che le deriva dalla sua storia recente probabilmente, ma poco conosciuta.
Un luogo, l’isola che è anche metafora perfetta per la ricerca di sé.
Il luogo in questo romanzo ha un ruolo fondamentale. Posso anche dirle che è il luogo che mi ha chiamato. Ci sono stata preparando la trasmissione “Social Love”, lí sono venuta in contato con la storia di Giulia, una delle piú grandi ballerine a Ibiza tra il 2006 e il 2010, quando poi ha deciso di cambiare strada. La sua storia e il posto mi hanno colpito molto.
Ci sono altri agganci con la realtà e con la sua biografia?
Molti, ovvio, come un personaggio che è ispirato a una donna di Nimis alla quale sono stata molto legata e che purtroppo è scomparsa due anni fa. Faceva miracoli con la medicina naturale e mi ha molto aiutata a risolvere alcuni problemi.
Poi c’è anche la musica, un’altra spia del suo quotidiano.
Infatti. Come una colonna sonora naturale, mi piacerebbe che i lettori si facessero accompagnare dalla musica che cito, c’è molto di me in questo.
E l’attenzione al cibo e all’eros, che comunque è ben presente.
Non si può raccontare l’amore senza l’eros, quindi possono stare tranquilli i lettori che le scene di sesso non mancano. Sul cibo sono molto attenta, non estrema né fanatica, ma cerco di scegliere con cura come alimentarmi. Per fortuna, dove abito non è difficile.
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