Il trio “Parcè No?” si aggiudica la vittoria al Festival mondiale della canzone funebre

Unico in tutto il mondo, sprona gli artisti a cimentarsi con tematiche che spesso sfiorano il trash e lo splatter. E il pubblico lo sa bene e si diverte
Sara Del Sal

RIVIGNANO. Adornato da cornetti rossi portafortuna, il trio “Parcè No?” si è aggiudicato la vittoria della 12ª edizione del Festival mondiale della canzone funebre.

L’evento, che solitamente si tiene a Rivignano nella serata del 2 novembre, all’interno della Fiera dei Santi, quest’anno è stato posticipato di qualche giorno, alla serata di domenica, a causa dell’allerta rossa che insisteva sulla regione nel giorno dei morti, e ha trovato anche una nuova collocazione nell’auditorium cittadino.

Lo spostamento ha causato qualche intoppo all’organizzazione, sempre affidata a Rocco Burtone, che ha anche presentato e preso parte alla serata in qualità di musicista e attore, ma alla fine, anche se con una band in concorso in meno e con la sostituzione degli ospiti tutto è filato liscio.

Va detto che ci vuole una buona dose d’ironia per prendere parte a questo festival unico in tutto il mondo che sprona gli artisti a cimentarsi con tematiche che spesso sfiorano il trash e lo splatter. E il pubblico che ormai si è affezionato a questo appuntamento, lo sa bene e si diverte.

Sono bastati alcuni istanti della manifestazione per capire che le menti più brillanti del nordest come i Frizzi Comini e Tonazzi o l’irrefrenabile Carlo Tolazzi - che sanno giocare con la musica, la parola e l’ironia - hanno preso parte a questa manifestazione, qualcuno, già dalle prime serate in alcuni angoli della cittadina, qualcun altro da quando al festival è stato garantito il tendone in centro. È un’occasione irresistibile per geni della satira.

Alla gara sono ammessi tutti i generi musicali e ovviamente c’è la totale libertà nella scelta delle tematiche trattate. Il vincitore dell’edizione precedente, Fabrizio De Poi, è tornato per raccontare la storia del “Nonno in salotto” in chiave blues, spiegando come il pover’uomo, dedito all’osservazione dei cantieri cittadini, fosse finito sotto una pressa che lo ha ridotto dello spessore di un quadro.

Sono ormai alcuni anni che il gruppo “All’ultimo momento”, nato per partecipare al festival, si presenta con nuove canzoni tutte legate tra loro che comporranno un musical intitolato “Tip: Terra, inferno e paradiso”. La morte era sul palco tra loro con tanto di mantello nero.

I “Fa Medio” sono un’altra formazione nata per l’evento e hanno declinato la loro vena rock a tematiche funebri, con un uso della voce a metà tra Piero Pelù e i Timoria dei tempi di Francesco Renga.

I vincitori invece hanno puntato sulla particolare tecnica vocale utilizzata da Sara Rigo, che vira dal pop all’impostato lirico in contrasto con la compostezza, anche scenica, di Alessandro Meroi, accompagnati dal polistrumentista Alessio de Franzoni.

La loro è stata una performance che ha mescolato il canto alla recitazione, con l’ingresso sul palco di due grandi bare, alla faccia della scaramanzia.

Un’applaudita performance di Barbara Errico ha chiuso la serata, in attesa della proclamazione dei vincitori.

Si può parlare di morte, lo ha dimostrato anche la Pixar con il capolavoro di animazione “Coco” incentrato nel giorno dei morti o il compositore Frank Wildhorn con il musical Death Note, e allora non resta che attendere di vedere chi saranno i prossimi artisti che raggiungeranno Rivignano per la prossima edizione, pronti a sfidare la sorte.

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