Il friulano parlato a Forni di Sopra C’è un dizionario
la pubblicazione
Con la pubblicazione, nel 1935, del Nuovo Pirona, compilato da Ercole Carletti e Giovan Battista Corgnali, la Società Filologica Friulana segnò una nuova, decisiva tappa per la lessicografia friulana, arricchendo e aggiornando il fondamentale Vocabolario friulano dell’abate Jacopo Pirona, uscito postumo nel 1871 a cura del nipote Giulio Andrea. Da lì in poi, il repertorio è stato integrato da una lunga serie di Aggiunte per le varietà locali, con l’intento – come spiega nella prefazione Federico Vicario – di «rendere la complessità, la pluralità e le risorse espressive che costituiscono, del friulano, la vera ricchezza».
E proprio tra le Aggiunte, nel 2004, un fascicolo per Forni di Sopra fu curato da Rossella Fachin, autrice del volume che presentiamo: Al libri da las paraulas. Dizionario della parlata di Forni di Sopra, che raccoglie lemmi, locuzioni ed elementi etnografici; sempre nel 2004 Fachin pubblicò altresì, su “Metodi e Ricerche”, il saggio Aspetti conservativi e innovativi nella varietà friulana di Forni di Sopra, mentre due anni prima aveva discusso a Udine la tesi di laurea dal titolo Vitalità del friulano a Forni di Sopra: i risultati di un’inchiesta.
Più di recente, poi, nel 2019, si è occupata dei soprannomi delle famiglie fornesi in un fascicolo di “Sot la Nape”.
Un’autentica esperta, dunque, per un’opera di dimensioni e pregio notevoli che, oltre al Nuovo Pirona, prende a modello diversi dizionari e si avvale di testi “storici” di letteratura locale di Mons. Fortunato De Santa, Luigi Ciceri, Lodovico Zanini, Alfio Anziutti, Giovanni Frau, Isidoro Perissutti… Ma, in generale, le fonti sono varie e numerose.
Lavori di questa portata richiedono competenza, passione e forza per superare sia la stanchezza degli anni di lavoro sia gli inevitabili intoppi. Ma per compierli servono anche preziose collaborazioni: in questo caso, prima di tutto quella di Alfio Anziutti, ricercatore di usi e tradizioni locali, e poi di altre persone che hanno contribuito alla revisione generale o di alcune parti dei testi. Oltre alla chiarezza nell’organizzazione dei contenuti e all’equilibrio nelle scelte redazionali, tra Vocabolario, Nomi e soprannomi, Lineamenti di grammatica, Indici e Bibliografia il lettore apprezzerà i disegni di Fabiola Perissutti e alcune fotografie scattate tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del nuovo Millennio.
Mario Cedolin, a nome dell’amministrazione comunale di Forni di Sopra, ha osservato che come in natura la biodiversità fonda l’equilibrio, così «ogni lingua o dialetto concorre ai diversi innesti che sviluppano la pianta della comprensione universale».
E l’opera di Rossella Fachin soddisfa la dichiarata intenzione di lasciare, nel calderone dei mutamenti linguistici e delle interpretazioni personali, «una traccia scritta del repertorio fornese e della sua colorita vitalità». —
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