I fantasmi di Chernobyl: Mittica gira il docufilm

Sta per concludersi il conto alla rovescia legato alla raccolta di fondi destinati alla realizzazione del documentario che riporta alla luce i fantasmi di Chernobyl intitolato “The Zone” diretto da...

Sta per concludersi il conto alla rovescia legato alla raccolta di fondi destinati alla realizzazione del documentario che riporta alla luce i fantasmi di Chernobyl intitolato “The Zone” diretto da Alessandro Tesei e Pierpaolo Mittica. Per capirne i contenuti che tracciano una linea sul possibile futuro dell’umanità, bastano i pochi minuti del trailer pubblicato online.

Tutto è legato a Prypjat, città fantasma a due passi da Chernobyl. Paradigma di altre tragedie nucleari. I due professionisti hanno tracciato una storia grazie al loro racconto e alla tenacia degli “Stalker”, i giovani che da alcuni anni hanno iniziato a entrare illegalmente nella cosiddetta Zona, l’area di esclusione al centro della quale si trova il reattore numero 4 che esplose nel 1986. Il film racconta tre giorni di cammino per un percorso di oltre 60 chilometri. I registi guidati dagli stalker cercheranno di entrare illegalmente nella zona di esclusione filmando uno dei viaggi più incredibili e avventurosi mai realizzati. Il risultato è “The Zone” che richiama al film capolavoro “Stalker” del regista sovietico Andrei Tarkovsky e al videogioco survival-horror “S.t.a.l.k.e.r”. In queste settimane le foto scattate durante il viaggio a Prypjat sono state pubblicate sul National Geographic ed un’intervista a Mittica è stata realizzata dal settimanale tedesco Del Spiegel. L’idea è quella di finanziare il documentario con il crowdfunding e raccogliere fondi per far conoscere al pubblico questo lavoro prodotto da Subway. «Alla Cisterna romana di Jesi – spiega Mittica - abbiamo girato un breve trailer che racconta le “incursioni” degli stalker in questa città.

Questi giovani sono organizzati in gruppi paramilitari con nomi, simboli e rituali ispirati alla fantascienza post-apocalittica, e si avventurano in un viaggio pericoloso per raggiungere la destinazione finale: la città fantasma di Pripyat. Durante il viaggio, tra radiazioni nucleari, polizia e animali selvatici, mangiano cibo in scatola e bevono l’acqua che trovano lungo la strada, sporca e contaminata».

Il crowdfunding permetterà di completare le riprese, il montaggio e le fasi di post produzione, di acquistare i filmati originali d’epoca, di far comporre la colonna sonora originale e di terminare tutte le traduzioni dal russo. Gli autori sono specializzati in documentari di ricerca e nei réportage in ambito nucleare, e legati alla salvaguardia dell’ambiente. Hanno lavorato a progetti su Fukushima, Mayak, Chernobyl, Chelyabinsk, Karabash, Magnitogorsk. Lavori che hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, fondamentali per conoscere realtà spesso nascoste e per fermare altri apocalittici conti alla rovescia dell’umanità.

Per sostenere il progetto:www.produzionidalbasso.com/project/the-zone/

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