I capolavori di Mirko dagli antiquari Copetti

Nello spazio Copetti Antiquari a Udine, si terrà la presentazione, oggi martedì 12 settembre, delle iniziative dedicate a Mirko e dello speciale monografico “Vedere in Friuli Venezia Giulia” 2017"

UDINE. Oggi, martedì 12 settembre, a Udine, nello spazio Copetti Antiquari, si terrà la presentazione delle iniziative dedicate a Mirko e dello speciale monografico “Vedere in Friuli Venezia Giulia” 2017, supplemento di “Il Giornale dell’Arte”.

Chi si affaccia nella spaziosa sede di Copetti Antiquari, nel cuore di Udine, o nei loro stand sempre presenti nelle principali fiere internazionali dell’arte, sa di trovare sicuramente un pezzo di scultura fuori dal comune, anche se non sempre sa che alcune delle opere transitate per queste sale ora è esposta, come nel caso del Crocefisso ligneo del Moranzone ora alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, in musei e collezioni di prestigio internazionale. Giorgio ed Ernesto Copetti, padre e figlio, condividono infatti la stessa passione per la scultur

E per restare all’interno della serie canonica delle grandi “M” della scultura italiana, accanto appunto a capolavori di Manzù, di Mascherini, Mirko, presenze costanti dai Copetti, i prossimi appuntamenti con i grande maestri della scultura italiana si rinnovano, a partire dalla XXX Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze di Palazzo Corsini (23 settembre - primo ottobre 2017), dove l’attenzione si concentrerà su Mirko Basaldella (Udine, 1910-Boston, 1969) fratello di Dino e Afro ovvero la triade udinese dell’arte moderna.

In questa occasione saranno esposti alcuni tra i suoi capolavori in una mostra che ne ripercorre le varie fasi della sua opera, dai ritratti degli anni giovanili, alla Struttura policroma, (1949-1950, scultura in gesso dipinto a tempera all’uovo, 200 x 148 x 72 cm) la più complessa e monumentale da lui realizzata sul tema del dialogo strutturale tra pieno e vuoto che ha il suo culmine nei Cancelli delle Fosse Ardeatine di Roma, accanto a uno dei bozzetti per le Vetrate del palazzo della Fao di Roma (1952) che ritorna nella città che Serena Cagli, vedova di Mirko, aveva destinato nel 1978 a sede della Fondazione Mirko, un patrimonio che purtroppo Firenze non ha saputo in seguito trattenere.

A queste si affiancheranno opere in cemento, quali Motivo a rocchi animato (1956), presente nelle principale mostre su Mirko tra gli Usa e l’Europa, Maschera scudo (1960), e altre opere dell’artista friulano che ne attestano la vocazione sperimentale e polimaterica, come vari totem in legno nati dall’esperienza americana. Si tratta in ogni caso di opere uniche, gessi, legni, alcune anche inedite, che per la prima volta si affacciano al mercato dell’arte, accanto alle quali lo stand Copetti a Firenze presenterà anche importanti sculture di Manzù, tra cui il Ritratto di Alice Lampugnani, in gesso e cera, che si accompagnerà alle intense ed espressioniste figure femminili di Antonietta Raphaël.

Appuntamento dunque oggi alle 18.30 nello spazio Copetti Antiquari per l’anteprima.Interverranno Mariella Rossi, Guest Editor della rivista Il Giornale dell’Arte, e Isabella Reale, curatrice del catalogo dedicato per l’occasione a Mirko da Copetti Antiquari.


 

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