E' la festa del Friuli: Rivignano balla alla fiera dei Santi

RIVIGNANO. «La sagra ove si balla, si balla tanto da perdere i sentimenti e le scarpe». Scriveva così Ippolito Nievo nelle sue “Confessioni di un Italiano”, romanzo pubblicato postumo nel 1867. Quella sagra era la fiera dei Santi a Rivignano.
E, in quella sagra, già all’epoca antica e conosciuta, lo scrittore – complice un’allegria barcollante per il buon vino – fu coinvolto pure in una rissa. Era il tempo in cui nel centro del paese si installava il breâr, un palco in tavole di legno dove, per la festa dei morti, si ballava dall’alba del 2 novembre fino alla notte della giornata successiva.
Era il tempo in cui si preparava il banchetto funebre, consumato in casa assieme a tutti i parenti e creato con “le ricette dei defunti” per conciliare la loro vicinanza e la loro presenza in questo giorno.
Alla fiera dei Santi di Rivignano c’è ancora la possibilità di respirare la storia di una comunità che ogni anno si riunisce per organizzarla al meglio, di tradizioni con il grande mercato di venerdì 2, di miti e leggende, di uno spirito magico che aleggia tra le vie affollate di gente.
Un paese, Rivignano, dove non si festeggerà Halloween ma la grande festa del Friuli e dove oggi, mercoledì 31 ottobre, alle 23.15 ci sarà la rievocazione storica con coreografie di fuoco e la sfilata del gruppo “La corte di Giulietta” . L’intero paese diventerà palcoscenico di musiche, balli, incendi virtuali. E fino all’alba si vivrà la notte bianca dei Santi e dei morti.
«Rivignano con la grande festa del Friuli è una fiera storica che valorizza il nostro passato e le vere origini delle tradizioni locali – spiega il sindaco Mario Anzil –. La nostra festa è unica, l’abbiamo arricchita di eventi suggestivi come “l’incendio del campanile” e anche dall’ormai famoso Festival mondiale della canzone funebre che andrà in scena la sera del 2 novembre. Niente Halloween di ispirazione anglosassone dunque a Rivignano ma una festa legata al mondo rurale locale».
Come un tempo, la sera del 2 novembre (alle 21, nel tendone centrale) la morte e la paura dell’ignoto saranno esorcizzate con la gioia di una festa vissuta assieme, con musica e ironia. Tra gli eventi in programma, sabato 3, alle 19, aperitivo con Toni Capuozzo.
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