Arriva il primo dizionario friulano monolingue: 70 mila esempi consultabili online
L’opera è curata dal linguista Sandri Carrozzo: «Un volume comparabile a quello che Zingarelli e Devoto Oli sono per l’italiano»

Una bella notizia per la lingua friulana, per i friulani, per i loro diritti linguistici e per tutti coloro i che hanno a cuore il pluralismo di lingue e culture inteso non solo come un patrimonio comune e uno spazio di esercizio di libertà e democrazia, ma anche nei termini di opportunità educativa, sociale ed economica.
Da qualche giorno è in rete, all’indirizzo web https: //dizionarifurlan.eu/, il primo vero e proprio dizionario friulano monolingue. Si tratta di un nuovo fondamentale strumento grazie al quale è possibile appropriarsi o riappropriarsi della lingua e quindi conoscerla e usarla di più e meglio.
Il “Dizionari de Lenghe Furlane” è un’opera che si propone di aggiornare e completare il già ricco panorama della lessicografia friulana e quindi di diventare il dizionario di riferimento per il friulano e per tutti coloro che vogliono avere una relazione positiva con la lingua e con il suo utilizzo orale e scritto. L’opera è curata da Sandri Carrozzo, linguista, lessicografo, traduttore e presidente della cooperativa Serling, dal 2001 attiva nel campo dei servizi linguistici, che l’ha realizzata con la collaborazione, tra gli altri, di Giorgio Cadorini, Adriano Ceschia, Dario Chialchia, Licio De Clara, Massimo Duca, Carli Pup e Donato Toffoli, in sede di revisione, e di Franz Feregot, responsabile della parte informatica.
La sua principale peculiarità consiste proprio nel suo impianto monolingue: è tutto in friulano, dalle voci di entrata alle definizioni sino agli esempi e a tutte le specifiche che si trovano nei dizionari delle lingue più diffuse. In questo senso si tratta di una novità assoluta, poiché a causa della sua minorizzazione il friulano non disponeva ancora di uno strumento del genere.
«La lingua friulana e la sua promozione – sottolinea a questo proposito Sandri Carrozzo – compiono così un importante passo in avanti in direzione di una condizione di “normalità”. Da questo punto di vista, il lavoro che abbiamo predisposto e che mettiamo disposizione di tutti sul web può infatti essere comparato fin d’ora, con riferimento alla lingua friulana, con opere come i celebri dizionari di italiano Zingarelli e Devoto-Oli».
«I dizionari più importanti della lingua friulana finora realizzati – aggiunge Carrozzo – sono tutti bilingui: da quelli come il Pirona, il Nuovo Pirona e il Faggin, che traducono in italiano i vocaboli friulani, a quelli di Maria Tore Barbina e Gianni Nazzi, i quali, come il più corposo e articolato “Grant Dizionari Bilengâl Talian Furlan”(GDBTF), partono dai lemmi in italiano e ne propongono i corrispondenti in friulano. Inoltre, tra quelle già esistenti, vi sono opere, come il “Dizionari Ortografic Furlan”(DOF), che si riferiscono a friulano e italiano, partendo sia dall’una che dall’altra lingua, mentre altri dizionari in circolazione partono dal lessico friulano e lo confrontano con quello di altre lingue ancora».
Il “Dizionari de Lenghe Furlane” presenta la descrizione analitica delle diverse accezioni, corredata di una serie di esempi di utilizzo dei singoli lemmi che arrivano, in massima parte, dalla produzione scritta “par furlan”. Proprio la descrizione dettagliata di ciascuna accezione costituisce uno dei tratti distintivi più importanti del nuovo dizionario.
«Sono circa 70 mila esempi – spiega Carrozzo – e quasi tutti sono estratti da opere d’autore: circa 10 mila testi, dalla narrativa alla saggistica sino al giornalismo, in un quadro che parte dalla letteratura friulana delle origini e giunge alla produzione contemporanea». Per questa ragione il Dizionari non solo si fonda su una solida base di dati linguistici e testuali, ma si trasforma, per chi lo utilizza, in una preziosa fonte di riferimento per conoscere autori e testi (articoli, racconti, saggi, romanzi. . .). Al momento, come ricorda Carrozzo, «sono citate 10 mila opere di circa mille e cinquecento autori. È un dato significato che in futuro potrà ulteriormente crescere».
In questo senso il Dizionari, oltre ad essere utile per conoscere e usare il friulano, può essere considerato anche un mezzo efficace per promuovere la lettura “par furlan”. —
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