Dallo schermo al Paff! Le irresistibili galline in fuga in mostra a Pordenone

Inaugurata la rassegna dedicata ai popolari pupazzi realizzati negli studi inglesi Ardmann. Allestiti 30 set cinematografici e negli stand oltre 400 disegni alcuni dei quali inediti

Cristina Savi

Ci sono i pupazzi di plastilina che tutto il mondo conosce, la pecora Shaun, Wallace e il fedele Gromit, Gaia e le altre galline (in fuga), la macchina volante con cui le pennute scappano dal crudele destino che le vorrebbe trasformate in pasticcio di pollo.

C’è persino il galeone, lungo cinque metri, della celebre ciurma allo sbando di “Pirati - Briganti da strapazzo”, e poi 30 set, 400 disegni (alcuni inediti), schermi che trasmettono le scene dei film.

A un certo punto ci si imbatte anche in una teca che contiene un Oscar, vero e proprio. Insomma, c’è tutto il mondo degli inglesi Aardman Studios nella mostra “Shaun the Sheep & Friends” aperta da venerdì 12 maggio al Paff! di Pordenone e curata dall’International museum of comic art insieme ad Art Ludique-Le Musée di Parigi.

Per la prima volta in Italia, e con diversi elementi di novità rispetto alle precedenti esposizioni allestite nel mondo, il visitatore si imbatte negli iconici personaggi nati dal genio creativo di Peter Lord e David Sproxton, fondatori nel 1972 dello studio di Bristol, vincitore di diversi premio Oscar, specializzato nell’animazione in stop-motion di pupazzi di plastilina.

E venerdì mattina, al Paff!, c’era anche sir Peter Lord, accolto dal direttore artistico del Paff! Giulio De Vita, dal sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani che gli ha consegnato il sigillo della città e ha parlato di una «figura che con il suo lavoro e i suoi personaggi ha intersecato la vita di ognuno di noi» e dal ministro Luca Ciriani, che ha descritto il Paff! come centro culturale di prestigio internazionale.

Paff! che con questa mostra ha alzato ancora l’asticella delle sue ambizioni. «Misureremo quale sarà la nostra potenzialità di richiamo turistico», ha sottolineato De Vita, sfida che si apre con il sorriso, dato il fioccare di richieste e prenotazioni.

Sir Peter Lord, disponibilissimo e sinceramente ammirato «per l’allestimento ma anche per questo museo», regala subito una notizia che farà felice gli ammiratori (e sono tanti) del film d’animazione stop-motion di maggior incasso di tutti i tempi, “Galline in fuga”.

Dopo 23 anni e dopo due anni di sofferte riprese, complice la pandemia, a novembre arriverà il sequel, “Galline in fuga 2”, con il sottotitolo “Dawn of the nugget”, ovvero “L’alba della crocchetta” e sarà un’esclusiva Netflix realizzata con Aardman Animations e la regia di Sam Fell.

Dialogando con De Vita, Lord ha voluto sottolineare «l’importanza del disegno manuale e dell’artigianalità alla base di tutto ciò che sullo schermo vediamo in 3D» e la semplicità che caratterizza i personaggi creati dagli Aardman.

«Riescono tutti a comunicare – così ancora Peter Lord – a volte lo fanno in modo più sottile, altre sono più palesemente comici, ma il nostro obiettivo è che il pupazzo ci faccia credere di saper pensare, di avere un’anima: è un trucco, certo, ma è la più grande illusione dell’animazione”.

Come ogni bravo “papà” ha dichiarato di essere affezionato indistintamente a tutti i suoi pupazzi e di amare molto anche il galeone dei pirati, rivelando poi che durante la lavorazione del film, nei momenti di tensione e nervosismo, “mi bastava andare ad abbracciarlo per tirarmi su il morale».

La mostra “Shaun the Sheep & Friends” rimarrà aperta fino al 24 settembre.

A margine, insieme al Paff, Cinemazero organizza una rassegna cinematografica “Alla scoperta del cinema degli Aardman Studios” che prende il via oggi alle 16.30, nell’auditorium del museo, con la proiezione di “Pirati! Briganti da strapazzo”, per poi trasferirsi al cinema, sabato 20 maggio con “Shaun, Vita da pecora” e il 27 con la proiezione del popolarissimo “Galline in fuga”.

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