Coppette al self service e nuovi mix di sapori: ecco i gelati dell’estate

LINGANO. Ci sono i gusti intramontabili. Gli “evergreen” del cono e della coppetta. Nocciola, pistacchio e vaniglia alla fine piacciono sempre. Ma ci sono anche le novità più “esotiche” o frutto della combinazione di più ingredienti.
Perché una pallina di gelato può trasformarsi in un mix unico e fantasioso di sapori. Nelle gelaterie self come in quelle più tradizionali. Insomma, in città c’è l’imbarazzo della scelta.
Ha inaugurato quest’anno in viale Venezia la prima gelateria di Millo, l’innovativa catena di locali, nata dall’idea dell’azienda friulana Bmv Srl (già proprietaria del marchio di gelaterie in franchising crema & cioccolato) dove ognuno può crearsi il suo gelato ideale scegliendo tra moltissimi gusti e oltre 40 guarnizioni. Il tutto accompagnato dalla magia dello gnomo Millo, che attraverso degli schermi, dialoga con il cliente per guidarlo.
«Abbiamo voluto dare vita a dei locali in cui si potessero creare le proprie ricette sperimentando un livello di interattività e personalizzazione unica - dichiara Lorenzo Mazzilli, amministratore delegato di Bmv srl –. Lo scopo è quello di mettere il cliente al centro dell’attenzione, facendolo sentire il vero protagonista. All’interno del locale si trovano esclusivamente prodotti selezionati e di alta qualità: latte friulano, frutta fresca coltivata nel rispetto della terra e del ciclo delle stagioni, le migliori qualità di caffè, acqua proveniente da fonti friulane».
Il gusto di punta della gelateria è la nocciotella che unisce la nocciola alla nutella. Punta sulla massima qualità anche la gelateria fai da te “Mu” a Pineta aperta a maggio. Ai clienti vengono offerti i gusti semplici della tradizione realizzati grazie a una scelta accurata degli ingredienti tutti privi di Ogm, coloranti e conservanti naturali.
«Il nostro gelato è così buono – spiega il titolare Cristian Vicario - perché fatto solo con i prodotti più pregiati e naturali ai quali si possono aggiungere le più diverse granelle, biscottini di vario genere, frutta fresca per creare il proprio gelato ideale». In media nelle gelaterie self il costo al chilo con i topping è di 18 euro. Non manca il gelato vegan senza lattosio, ma anche senza glutine per i celiaci. Come alla storica gelateria De Pellegrin a Pineta – celebre per le sue granite siciliane - dove il sapore della tradizione si unisce a quello dell’innovazione.
C’è poi chi produce il gelato artigianalmente da tre generazioni. Come il maestro gelatiere Paolo Venudo nella sua gelateria Tropicana in via Tolmezzo a Sabbiadoro. Tutto cominciò con il nonno Luigi, pasticcere di Latisana che nel 1949 iniziò a portare a Lignano il suo carretto. E da allora in famiglia non si è mai più smesso di produrre gelati. «Puntiamo sui gusti della tradizione – spiega Paolo la cui voglia di imparare l’ha portato a far conoscere il gelato made in Italy in tutto il mondo – come nocciola, tiramisù, stracciatella e vaniglia senza alcun colorante e con la possibilità di aggiungere della macedonia sempre fresca».
Al “Gelato Buonissimo” in via dei Pini – celebre per il suo gusto pistacchio di Bronte - si ama sperimentare. Tanto che il gusto del momento è a base dl frutto brasiliano goiaba. Mentre l’unione di nocciola, mandorla e pistacchio diventa il Mandorlacchio in un tripudio di sapori.
E anche alla gelateria “Slurp” di Sabbiadoro – vincitrice nel 2015 del certificato di eccellenza conferitogli da Tripadvisor in base alla valutazione dei clienti – si ama creare gusti nuovi. Insomma non manca certo la fantasia nelle gelaterie della località. In media il costo di una pallina è di 1 euro e trenta centesimi, in poche come al Gelato Buonissimo scende a 1,20.
Alla pausa gelato, comunque sia, nessuno rinuncia. Un dolce break da gustare e assaporare. Tra novità e tradizione.
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