Come ortiche nel cemento: Ceneri racconta una generazione
Il nuovo Ep della cantante friulana Irene Ciol. «In musica il contrasto tra natura e città»

«In questo periodo sento che c’è molta confusione, si fa fatica a riuscire a prendersi dei momenti per ascoltarsi, c’è tanto rumore, anche mediatico e non si riesce a fare un po’ di silenzio anche per stare con sé stessi a riflettere, capire quello che veramente si sta provando, a volte sembra di provare così tante cose che paradossalmente si teme di non riuscire più a sentire nulla». Racconta la sua generazione e s’intitola “Come ortiche nel cemento” (Double Trouble Club/ Island Records – Universal Music Italia) il nuovo ep della cantautrice friulana Ceneri.
Irene Ciol, in arte Ceneri (ovvero Irene C. letto al contrario), classe 2000, è nata e cresciuta a Casarsa della Delizia in una famiglia di noti fotografi (il nonno Elio, che frequentò e fotografò anche Pasolini, e il papà Stefano).
«Da un anno vivo a Milano. Un po’ mi manca il Friuli – racconta – ogni volta che torno a Casarsa respiro l’aria diversa, la pace, il silenzio e la tranquillità. Il fatto di essere andata via di casa, me la fa apprezzare di più ogni volta che torno». Laureata a Padova in grafica e design, la musica la porta a trasferirsi a Milano dove risiede la sua squadra di lavoro. Dopo “Nello spazio che resta”, “Nelle teste degli altri”, “Forma Liquida” che hanno raccolto milioni di streaming, arriva ora “Come ortiche nel cemento”, un concept in parte evocato dal trasferimento dalla sua città natale.
«Una delle tematiche principali – continua Ceneri – è il contrasto tra natura e città, e volevo che fosse evidente fin dal titolo, quindi ho cercato due immagini che potessero dare una visione bucolica e urbana insieme».
Sono tante le forze coinvolte nella realizzazione: «Ho continuato a lavorare con il mio produttore storico che è Rocco Giovannoni, è stato un bel percorso che mi ha portato a collaborare con persone nuove, con stili differenti, ho lavorato con Brail che ha una grandissima sensibilità, con Stabber che è un produttore con un’importante esperienza alle spalle e un background totalmente diverso dal mio, lui è nella scena rap quindi è stato bello incontrarsi in mezzo a due mondi, e poi Arssalendo che è un ragazzo della mia età, di Roma, che seguo da un po’ di tempo come artista ed è davvero bravo, fa musica elettronica però romantica, molto sentimentale.
Poi c’è il featuring con Piccolo. A livello di scrittura ho scritto parecchio con Nuvola e Nesli con cui mi sono trovata molto bene a livello umano, mi hanno compresa e dato degli spunti giusti per migliorarmi. Una squadra che ha coinvolto numerose persone e ciascuna mi ha donato tanto e sono contenta di averle incrociate».
Il genere prevalente è l’electro pop «Mi sono mossa verso uno stile più elettronico, ho deciso di sperimentare cambiando un po’ le sonorità». D’impatto anche la parte visiva, con le foto di Aria Ruffini.
Sul versante live, Ceneri è impegnata nell’allestimento e definizione delle prossime date, mentre nei mesi scorsi si è fatta le ossa anche come opening di un artista che sarà in gara a Sanremo: «È stato molto formativo il tour di apertura per Chiello che mi ha permesso di suonare in palchi veramente belli, grandi, con un pubblico che mi ha regalato tanta attenzione; un’esperienza che mi ha fatto crescere».
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