Cinque “Corti senza confini” scelti per la Capitale della Cultura
Gabriele Salvatores presidente della giuria: «Girerò da queste parti e a Gorizia anche il mio prossimo film»

«È diventato quasi la mia Cinecittà, il mio Teatro 5, il Friuli Venezia Giulia, tra Trieste e tutto il Friuli. Ho cominciato tanti anni fa con "Come Dio comanda", girato dalle parti di Vajont: poi, ci siamo avvicinati sempre più a Trieste. Gorizia è una città che conoscevo poco e che mi ha profondamente sorpreso.
Ha un'anima unica: si sente il confine, la vicinanza all'est, all'Europa, ma la sua anima è aperta. La caduta di quel confine, quando avvenne, è stata per me una bellissima notizia. Ed è una città che ho visitato anche ultimamente perché, tanto per cambiare, anche il prossimo film sarà ambientato dalle vostre parti e gireremo, quindi, anche a Gorizia».

Ha voluto ancora una volta rimarcare il rapporto intenso e affettuoso che lo lega alla regione, il Premio Oscar Gabriele Salvatores, e l'occasione è stata l'annuncio dato nella mattinata di venerdì 14 giugno in veste di presidente di giuria videocollegato al Palazzo della Regione di piazza Unità, dei cinque vincitori del bando “Corti senza Confine”, uno dei progetti del programma ideato dalla Direzione centrale cultura e sport per valorizzare Nova Gorica e Gorizia attraverso l’audiovisivo in vista di “GO! 2025”.
Un progetto europeo «fortemente voluto», a detta della coordinatrice della Friuli Venezia Giulia Film Commission – PromoTurismoFVG Chiara Valenti Omero, «nato dall'idea di produrre dei cortometraggi che potessero raccontare, attraverso la fiction o l'animazione, non il mezzo documentario, l'assenza di confini: ciò in un momento storico in cui questa è estremante importante, più come concetto che come figura fisica. Lancio a inizi gennaio, call di tre mesi, enorme riscontro: sono 151 i progetti arrivati, uno più bello dell'altro. Il bando prevedeva un contributo di 500mila euro: abbiamo perciò finanziato 5 progetti con un massimo di 100mila euro per ogni corto vincitore. Una cifra veramente importante, in grado di garantire una qualità molto alta nella realizzazione, che spiega anche la grandissima partecipazione».
Durata minima 10', massima 20', le opere, da consegnare entro il 30 ottobre, dovevano iniziare e terminare nella piazza della Transalpina, che si eleva quindi a protagonista.
Ecco i vincitori annunciati da Salvatores in persona: in "Gorizia" di Simone Massi, animato, «ci ha convinto e interessato la tecnica con cui si racconta la storia»; "L’estate che verrà" di Mauro Lodi «è una bella storia di amicizia sul confine»; "Dall'altra parte - favola di Aulo e Marina" di Emma Jaay (produce l'udinese Tucker Film) «è una favola moderna che ci ha colpiti particolarmente»; "La battaglia delle spazzole" di Lorenzo Fabbro «è una commedia, un'idea originale che ci ha divertiti raccontando i confini in modo peculiare»; "Vivere" di Chiara Cremaschi «non parla precisamente di Gorizia e Nova Gorica ma del concetto di confine e solidarietà, temi che abbiamo trovato molto importanti».
«Questi sono i nostri 5 vincitori - ha continuato il regista -: ma vista la qualità molto alta e molto varia speriamo, a seconda delle possibilità economiche, di poter produrne di altri».
Stimolo raccolto al volo dal vicepresidente Mario Anzil supportato dal collega assessore Sergio Emidio Bini. «Posso anticipare - ha annunciato Anzil - che nell'assestamento di luglio la Direzione cultura inserirà altre risorse per integrare i primi 5 con altri credo 3 cortometraggi, arrivando a una produzione complessiva importante».
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