Cacitti, l’intellettuale che salvò il duomo di Venzone com’era

Lo stretto legame con il musicista, teologo e intellettuale friulano don Gilberto Pressacco, il quarantesimo dal terremoto e la "rusticitas", la sobrietà, sono gli elementi che compongono la scelta...
Di Fabiana Dallavalle
Udine, 11/05/2014 - Vicino Lontano 2014 - Ex Chiesa di San Francesco - La fede, la Chiesa, il potere e un Papa cosi con CACITTI REMO , DI PIAZZA DON PIERLUIGI , SCARPI PAOLO modera GASBARRO NICOLA - Foto Paolo Jacob/Phocus Agency © 2014
Udine, 11/05/2014 - Vicino Lontano 2014 - Ex Chiesa di San Francesco - La fede, la Chiesa, il potere e un Papa cosi con CACITTI REMO , DI PIAZZA DON PIERLUIGI , SCARPI PAOLO modera GASBARRO NICOLA - Foto Paolo Jacob/Phocus Agency © 2014

Lo stretto legame con il musicista, teologo e intellettuale friulano don Gilberto Pressacco, il quarantesimo dal terremoto e la "rusticitas", la sobrietà, sono gli elementi che compongono la scelta di premiare lo storico, saggista e studioso, Remo Cacitti(nella foto di Paolo Jacob) con il “Gilberto Pressacco Maqôr Rusticitas 2016”, giunto alla settima edizione. Il riconoscimento, che ogni anno omaggia una personalità friulana che abbia saputo incarnare e rappresentare nel corso della sua vita, le ideali qualità tipiche degli ambienti rurali, di semplicità, frugalità, onestà e schiettezza, nonché stile distintivo del cristianesimo aquileiense delle origini, e qualità distintive del popolo friulano, è la prima tappa di una duplice assegnazione: il 4 giugno a Venzone e in autunno inoltrato a Sedegliano, con riferimento e in omaggio all’opera di Padre David Maria Turoldo, nel centenario della sua nascita.

Ieri, nel Palazzo della Bcc, ente copromotore, in collaborazione con Regione, Provincia, i Comuni di Udine, Aquileia, Codroipo, Sedegliano, Venzone, l’Università di Udine, la Pieve di Venzone, l’associazione Amici di Venzone e Glesie Furlane, l’annuncio del presidente dell’associazione, Flavio Pressacco.«Cacitti è un esempio nobile di concreta solidarietà. Nel 1976 progettò e poi si impegnò per condurre a termine il restauro del centro storico di Venzone e del Duomo cittadino di Sant’Andrea che fu possibile ricomporre individuando e numerando con pazienza certosina e innovativa abilità tecnica, le novemila pietre che lo componevano».

Cacitti, originario di Tolmezzo, classe 1948, è uno storico impegnato nel sociale. Insegna letteratura cristiana antica e Storia del cristianesimo antico all’università di Milano. «Cacitti è la quintessenza della "rusticitas". Fu l’ispiratore di una strategia vincente di ricostruzione del nostro Friuli, la frase: “Il terremoto distrugge, ma non cancella”, da lui spesso pronunciata nei giorni terribili del 1976, è tra le motivazioni della nostra scelta». Sabato, alle 17.15 la premiazione proprio nel Duomo di Sant’Andrea a Venzone. Fra i protagonisti dell’evento il musicista Glauco Venier, premiato nell’edizione 2014. A Federico Rossi (Maqôr 2015 con Angela Felice), il compito di tenere la laudatio dedicata a Cacitti. La cerimonia sarà condotta dal giornalista e operatore culturale Paolo Medeossi. «Attraverso la consegna del riconoscimento, proprio nel Duomo di Venzone, simbolo della ricostruzione dei centri storici friulani, ripercorreremo la caduta e la rinascita della nostra terra. Non premiamo Remo in quanto collega di Gilberto, ma perché riconosciamo il valore di un grande studioso del cristianesimo, un nobile esempio di solidarietà concreta, durante il sisma. Attraverso questa scelta rendiamo omaggio anche al popolo friulano e alla sua tenacia e capacità di guardare al futuro dal giorno successivo alla scossa». Il premio che verrà consegnato alla cerimonia è un’opera del maestro Giorgio Celiberti, che sarà presente per un intervento. Gli intermezzi musicali sono a cura di Glauco Venier e del coro Primavera degli ex allievi dell’Itc Zanon, diretti dal maestro Toni Colussi.

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