Biondi: io nato per cantare non avrei avuto un piano B

TRIESTE. Quella voce inconfondibile non è solo il suo marchio di fabbrica. È lui, è proprio lui. Ce l'ha mentre canta, ovvio, ma Mario Biondi la tira fuori, intensa e avvolgente, anche mentre parla...

TRIESTE. Quella voce inconfondibile non è solo il suo marchio di fabbrica. È lui, è proprio lui. Ce l'ha mentre canta, ovvio, ma Mario Biondi la tira fuori, intensa e avvolgente, anche mentre parla serenamente di sé. «Se non avessi fatto il musicista... beh, in effetti non avrei avuto un piano B».

Con una voce cosí, infatti, o canti o capisci di avere sbagliato qualcosa nella vita.

«Mio padre ci aveva provato a darmi un'alternativa costringendomi a prendere un diploma di odontotecnico, ma mentre facevo il praticante i miei datori di lavoro mi hanno detto che stavo sprecando il mio talento!».

In barba alla saggia madre di Guccini, che suggeriva anch'essa al figlio musicista che «un laureato conta piú d'un cantante», Mario cosí si applica e s'impegna fin da bambino per raggiungere quello che lui ha sempre visto come il suo unico e solo destino: cantare.

«Ho puntato sempre tutto, nella mia vita, sulle cose che amo. Prima la musica e la famiglia».

Il crooner catanese, infatti, non racconta tanto per raccontare che «la famiglia è una parte fondamentale della vita». Biondi ha sette figli, sette. E anche se lui stesso ammette che all'inizio li ha un po' trascurati, inseguendo con tutte le sue forze il suo sogno. Ora non può prescinderne.

«La musica - ammette Biondi - fin da quando ero piccolo è stata il mio motore, il mio rifugio sicuro. E poi è diventata anche la mia carica di energia per affrontare le cose della vita, le battaglie che ho sostenuto ogni giorno anche fuori dall'ambiente di lavoro».

E con l'impegno e la dedizione, l'italianissimo Mario dalla voce profondamente black, alla fine ce l'ha fatta a diventare bravo in entrambe le cose, nella musica come cantante e nella famiglia come padre.

Cosí bravo che sabato partirà da Trieste il suo "Sun European Tour", la tournée europea che porterà nelle piú grandi città del vecchio continente le canzoni del suo album "Sun", da Parigi a Lisbona, da Vienna a Istambul.

«Con i miei musicisti abbiamo deciso di tornare in luoghi che ci vedevano assenti da tanti anni e siamo felicissimi che alcune date, come Amsterdam e Vienna, siano già sold out».

Sí, ok. Ma in mezzo a tanta Europa, un solo piccolissimo angolo d'Italia: Trieste.

«Abbiamo scelto di cominciare il tour europeo da qui, con un trampolino italiano già proiettato verso Est, per raccogliere tutta l'energia indispensabile per il mese di concerti che ci attende. Non c'era, infatti, piazza migliore che quella triestina per partire verso l'Europa!».

Dopo il trionfo estivo, con tre concerti in Brasile, a coronamento di un anno di grande successo in Italia e all'estero, Mario Biondi aggiunge cosí con questa tournée un altro importante traguardo internazionale. Il piú apprezzato crooner della musica italiana sarà infatti la star di "Barcolana in Musica" in concerto sabato 11 ottobre, con ingresso gratuito alle 20, nella splendida piazza Unità d'Italia, per fare da colonna sonora ad una delle regate veliche piú suggestive d'Europa.

A vederla cosí, anche la mamma di Guccini gli direbbe che ha scelto la strada giusta.

Anna Dazzan

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