Bevilacqua: «L’arte del teatro un antidoto alla confusione»

«Sotto la superficie del comico e del divertimento, che sta per de- vertere, cioè cambiare prospettiva, c’è la fragilità umana. Questo è il filo rosso che lega la nuova stagione della prosa». Il direttore artistico del teatro Nuovo Giovanni da Udine, Giuseppe Bevilacqua, anticipa la prossima stagione teatrale.
La 23ª stagione di prosa del Nuovo Giovanni da Udine aprirà il sipario il 29 ottobre con il primo adattamento italiano di un’opera cult, “L’attimo fuggente” di Tom Schulman. «Un racconto di formazione – spiega il direttore – con Ettore Bassi, nel ruolo del carismatico professor Keating. Una produzione che da Udine parte per la sua prima tournée italiana».
Ventotto gli spettacoli in cartellone per un viaggio emozionante nel cuore dell’umanità. A dominare il palcoscenico Ale & Franz, Eugenio Allegri, Ettore Bassi, Arturo Brachetti, Paolo Conticini, Arturo Cirillo, Anna Maria Guarnieri, Alessandro Haber, Giulia Lazzarini, Massimo Lopez & Tullio Solenghi, Glauco Mauri, Peppino Marzotta, Moni Ovadia, Eros Pagni, Marco Paolini, Elena Radonicich, Alvia Reale, Emilio Solfrizzi, Luca Ward.
Una stagione che ripropone la visione di un teatro popolare d’arte. «Attento ad allineare testi di grande forza drammaturgica con attori di alto livello interpretativo e allestimenti di forte impatto, quale suggerisce il bellissimo spazio del nostro teatro – osserva Bevilacqua –. Il teatro, l’arte “immediata” per eccellenza che si nutre del rapporto vivo tra attore e pubblico attraverso le parole in movimento, costituisce un presidio, un antidoto allo spaesamento tipico dei nostri giorni, una delle poche vie, leggere e possibili, per ritrovarci in un autentico spirito di condivisione».
“Full Monty” (dal 10 al 12 gennaio) metterà on stage Paolo Conticini e Luca Ward. Ale & Franz, sono i protagonisti di un rendez-vous con Shakespeare inatteso e commovente, Romeo & Giulietta - Nati sotto contraria stella diretto da Leo Muscato (dall’8 al 10 novembre). Da segnare il ritorno di Arturo Brachetti (13 e 14 marzo).
Appartengono invece alle grandi narrazioni, “Madre Courage e i suoi figli” di Bertolt Brecht diretto da Paolo Coletta con Maria Paiato, e “La tempesta”. Prospero, in questa onirica produzione è il gigante assoluto del palcoscenico, Eros Pagni (dal 28 al 30 gennaio).
Segnalazione particolare merita, “Macbettu” di Alessandro Serra, vincitore del prestigioso Premio Ubu 2017.
Lo spettacolo apre ad altri due appuntamenti “proseguendo la riflessione sulle lingue minoritarie, intese come eredità del Friuli e non fissazione sulla lingua: “Hermanos” di Giuliano Bonanni e Stefano Angelucci Marino, (19 novembre), e “Cercivento” di Carlo Tolazzi (25 febbraio). Prodotto da Teatro dell’Elfo e Teatro Club Udine con la regia di Massimo Somaglino, questo nuovo allestimento dello spettacolo che ebbe uno straordinario successo nel 2003 avrà la sua prima assoluta sul palcoscenico di via Trento.
“Morte di un commesso viaggiatore” di Arthur Miller, con Alessandro Haber e Alvia Reale (dal 21 al 23 febbraio) anticipa il grande Glauco Mauri, con “I fratelli Karamazov” (dal 23 al 25 marzo). “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen, sarà proposto nel colorato adattamento di Antonio Piccolo con la regia di Arturo Cirillo (dal 2 al 4 aprile).
In scena anche la nuova produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, “L’onore perduto” di Katharina Blum (dal 17 al 19 dicembre 2019), con la regia di Franco Però, Elena Radonicich e Peppino Mazzotta. “A testa in giù” del pluripremiato commediografo francese Florian Zeller (dal 7 al 9 febbraio) vede Emilio Solfrizzi e la regia di Gioele Dix.
Non mancheranno infine “Trappola per topi”, (25 gennaio), e “Arsenico e vecchi merletti” con Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini (dal 6 all’8 marzo).
Nella rassegna Tempi unici troviamo “Nish Koshe” (15 novembre), la nuova creazione di Moni Ovadia. —
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