Benvenuti nel paradiso di Malga Poccet

Da Pietratagiata bella l’escursione fino alla panoramica radura base per escursioni più in quota

PONTEBBA. Su una panoramica radura a 1360 metri di quota, da dove si può ammirare un bel panorama sulle vallate circostanti, sorge Malga Poccet, un agriturismo con 11 mucche che godono di un pascolo in buono stato di conservazione contornato da un bosco misto di pini, abeti, larici e faggi. La malga è aperta da giugno a settembre. Vi si arriva facilmente grazie alla strada di accesso a tornantini ed asfaltata che per circa 8 chilometri sale dal fondovalle, da Pietratagliata, centro del Canal del Ferro in comune di Pontebba. Purtroppo, alla malga non si può, attualmente, produrre formaggio o burro, tuttavia la cucina si fa onore con la proposizione di piatti semplici e genuini e proprio l’ultima domenica di luglio, Alessio Vuerich, il figlio della gestrice Annarosa Giovanatto, noto per i gustosi dolci nostrani che sa preparare, ha messo a confronto gli strudel “creati” da cinque agriturismo del comprensorio. Contrariamente a quando viene indicato in alcune guide, malga Poccet, al momento non può offrire alloggio. Iter burocratici farraginosi, hanno finora impedito l’obiettivo della gestione. «Ma spero di disporre per il prossimo anno – dice Alessio Vuerich - del grande stanzone unico con un minimo sette posti letto e del bagno accessibile ai portatori di handicap».

Intanto, il servizio di agriturismo continua a distinguersi per la saporita cucina tipica di mamma Annarosa: polenta e salsiccia, polenta e frico, gnocchi all’ont (con il burro fuso), selvaggina (questa su ordinazione) e poi, fra l’altro, anche il classico minestrone. Luogo da scoprire, dunque, malga Poccet (i suoi numeri di telefono, 333 3901252 e 345 8285340). Come detto in quest’angolo di pace e tranquillità, vi si arriva da Pietratagliata. Dalla casera Poccet, che durante la Grande Guerra era sede della 97esima compagnia del Battaglione Monte Canin dell’8° Alpini, poi, si possono compiere alcune belle escursioni che consentono di raggiungere le malghe Jeluz in quel di San Leopoldo, verso sella Bieliga e scendere in Val Dogna, oppure, molto appagante è anche la camminata che porta al monte Schenone e allo Jof di Dogna, monti dove sono ancora evidenti le tracce della Grande Guerra. Per gli amanti della mountain bike, quella verso la malga, è, indubbiamente, una bella salita, ma per i più esperti delle due ruote, è anche fattibile il giro sul misto asfaltato - sterrato di oltre 30 km, che rientra nel campo delle imprese difficili, con partenza e arrivo a Dogna, con passaggio a malga Poccet all’omonimo monte, al ricovero Jeluz, sella Bieliga e poi ridiscesa a valle per la Valle di Dogna. Prima di partire per i giri in montagna, è comunque consigliabile un consultato con gli esperti anche per accertarsi sull’effettiva percorribilità dei sentieri.

lGiancarlo Martina

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