Allevi in equilibrio tra classici e il Natale: «Sono un pirata a cui piace rischiare»

«Sarà un viaggio nella memoria collettiva, sulle incantevoli note del Natale; ma anche l’immersione nella mia musica, che esprime le riflessioni e gli slanci del presente».
È questa l’anticipazione di Giovanni Allevi, il compositore italiano più amato nel mondo, che sarà sul palcoscenico del teatro Verdi di Gorizia, venerdì 21 dicembre alle 20.45, con una nuova tappa di “Equilibrium tour” in versione “Christmas”, edizione speciale all’insegna del Natale insieme all’Orchestra sinfonica italiana.
Il concerto, oltre alla presenza di talentuosi ospiti, e al regalo di inaspettate e sorprendenti prime esecuzioni, prevede anche una originale rilettura per pianoforte e orchestra delle più amate melodie natalizie.
In equilibrio perfetto tra compositore, pianista e direttore d’orchestra, Allevi durante il concerto assumerà con il carisma e la leggerezza che lo contraddistinguono, tutti i diversi ruoli, in una scaletta che vedrà alternare le atmosfere delle nuove composizioni e i brani più celebri della sua ventennale carriera. Il compositore, per l’occasione, eseguirà anche due opere inedite e porterà sul palco alcuni ospiti: dal fenomeno appena sbocciato in conservatorio, alla giovane inarrestabile promessa, fino al solista di fama internazionale e ad alcuni fan.
“Enfant terrible” della musica classica contemporanea, per le nuove generazioni è un autentico guru del rinnovamento della musica colta, ma cosa è cambiato nel suo rapporto con le sette note in questi anni? «Accade che mi sento sempre più un pirata, un avventuriero, che affronta mari sconosciuti, sognando un tesoro che forse non troverà mai».
Un “pirata” adorato da milioni di fan che ammette di sentirsi prima di tutto, un compositore: «Scrivere musica nuova è il fulcro della mia avventura artistica. Per comporre posso dimenticare di mangiare o dormire. E quando ascolto una mia composizione eseguita da altri provo sincera gratitudine, perché l’interprete fa vivere le mie note grazie al proprio talento. Più il risultato si discosta da quanto avevo immaginato, più sono sorpreso e felice».
Jeans, t-shirt, scarpe da ginnastica: questo l’essential con cui il maestro Giovanni Allevi va incontro al suo pubblico nei teatri più prestigiosi del mondo, dalla Carnegie Hall di New York all’Auditorium della “città proibita” di Pechino.
Superato il milione di dischi venduti delle sue composizioni originali, l’ultima opera musicale è “Equilibrium”, un progetto con orchestra sinfonica che è stato eseguito in anteprima mondiale negli Usa, e che ora è in tournée in Italia dopo aver già toccato Cina e Giappone.
Sembra aver toccato ogni traguardo Allevi che, tuttavia, racconta di avere ancora dei sogni da realizzare: «Negli anni sono diventato oggetto di proiezioni collettive, pressioni e aspettative. Il mio sogno è riuscire invece a isolarmi, a vivere il presente, sentirmi libero e spontaneo come un bambino. E ai giovani musicisti e ai ragazzi vorrei dire di essere consapevoli che quando insegui un sogno con coraggio, passione ed impegno, una porta si apre sempre».
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