Agenda Friulana di Chiandetti: festa a Reana per i 50 anni

Appuntamento sabato 13 dicembre in Auditorium. Nel volume storia e tradizioni locali

L’Agenda Friulana di Chiandetti Editore di Reana raggiunge l’ammirevole traguardo di mezzo secolo di ininterrotte edizioni e festeggia l’evento, sabato 13 dicembre alle 18.30, all’Auditorium comunale Monsignor Pigani.

La curatrice Elisa Mauro Chiandetti afferma: «Abbiamo realizzato questa edizione con particolare emozione: ricordando i 50 anni dell’Agenda Friulana e i 65 anni della nostra tipografia e casa editrice. L’Agenda nacque da un’idea del fondatore Luigi Chiandetti nel 1976, l’anno del terremoto che sconvolse il Friuli, come moto di speranza, strumento per custodire la memoria e la cultura della nostra terra, in quel momento ferita nel profondo. Curata con passione nelle prime edizioni da Giuseppe Bergamini, e a seguire da altri validi curatori, ha saputo raccontare la storia, il paesaggio, l’arte, il lavoro, le tradizioni e i personaggi del Friuli, diventando negli anni un simbolo di identità, affermandosi di anno in anno in sempre più famiglie e aziende. Sfogliando queste pagine si trova memoria e soprattutto speranza per il domani. Un piccolo scrigno di carta e idee che racchiude decenni di passione, dedizione e orgoglio. Per noi è un privilegio poterci impegnare nel custodire la presenza friulana anche per il futuro»

L’edizione 2026 continua questa missione arricchita da tante rubriche, tra le quali una dedicata all’Ente Friuli nel Mondo.

La pubblicazione si presenta ricca di un ampio ventaglio di contributi come gli argomenti storici “A 50 anni dal sisma in Friuli” di Paola Treppo, “1960-2025 Chiandetti” che ripercorre tutte le tappe della storica tipografia e casa editrice dalla fondazione fino ai giorni nostri, “Il mondo contadino del secondo dopoguerra” di Giovanni Puppatti, “Storie dimenticate” di Angelo Floramo, “I Longobardi in Friuli” di Fiammetta Piaia Venturini, “Donne di Udine tra ’800 e ’900” di Chiara Fragiacomo, “Il 27 nella storia” di Walter Tomada. Diverse le rubriche in marilenghe come “Detulis furlanis” di Elisa Mauro Chiandetti, “Par pensâ sore” di Rossano Cattivello, “60m Josef Marchet” di William Cisilino per l’Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane, “Vê iniment” di Marisa Gregoris, “Plantis aromatichis” di Alessio Potocco, “Furlans grancj” di Gottardo Mitri.

Spazio anche ai musicisti di ultima generazione con “In Friuli sotto le stelle del jazz” di Flaviano Bosco, e alle storie di una volta nelle rubriche “Creature fantastiche del canevese” di Luciano Borin e “Da Esopo all’IA” di Igino Piutti. Il prezioso nettare di Bacco viene esaltato nello scritto “Aquileia e Latisana, vini tra mare e storia” di Giuseppe Longo. Il ricordo del rilevante apporto economico che derivava dalla bachicoltura con Tiziana Ribezzi in “Gelsi, bachi, filande” e dalle splendide “Ceramiche artigiani friulane” di Michele Formentini.

D’antan la rubrica di Franco Romanin dedicata a “Sole, mare, moda un tempo nelle nostre spiagge” in cui viene esposta la nascita del turismo balneare nel Nord Adriatico.

Una rassegna singolare della storia dei fulmini in Friuli “Folc ti trai!” è trattata da Alessandro Fadelli, la celebrazione dell’arte con “Mosaici Teodoriani di Aquileia” di Franca Mian, “La chiesetta di Sant’Antonio Pierozzi a Saciletto” di Stefano Perini, e anche l’aspetto religioso con “Apostoli e discepoli” di Odorico Serena. Importante anche il ricordo dei friulani che hanno contribuito attivamente a lasciare un segno del proprio ingegno e operato all’estero con il pezzo di Elettra Patti dedicato a “Luigi Del Bianco” coordinatore della squadra di artigiani esecutrice del gruppo granitico che sul Monte Rushmore riproduce il volto di quattro presidenti americani.

Presenti anche le liriche di Sabina Marzotta, Franco Romanin, Aldo Rossi, Sergio Zannier.

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