A Villa Manin sedici artisti raccontano le Architetture trasparenti

La mostra dal 7 giugno al 26 ottobre. È aperta dal martedì alla domenica, con orario continuato dalle 10 alle 19

Architetture Trasparenti a Villa Manin
Architetture Trasparenti a Villa Manin

Immaginate di varcare una soglia, non quella di una semplice esposizione, ma di un regno dove l’arte contemporanea trasforma ogni percezione e sfida i confini del visibile. È questa l’esperienza di “Architetture Trasparenti” , una mostra che inaugura sabato 7 giugno, alle 18, e visitabile fino al 26 ottobre, e che dischiuderà i suoi veli nei saloni di Villa Manin a Codroipo. Un’odissea sensoriale, un labirinto di meraviglie tattili e visive, un’esperienza da accarezzare, sfiorare e vivere intensamente.

Le sedici installazioni di questa esposizione curata da Guido Comis, direttore di Erpac, e di Linda Carello con Daniele Capra, organizzata dall’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia, all’interno del programma GO! 2025&Friends si propone come un inno alla fluidità dello spazio e alla malleabilità della percezione.

Un’esposizione che esplora il concetto di confine non come barriera, ma come soglia permeabile per nuove esplorazioni spaziali. Le installazioni giocano con la percezione visiva, alcune fondendosi con l’ambiente e alterandolo, altre creando architetture eteree. Le opere all’aperto, infine, dissolvono il limite tra interno ed esterno, invitando a una contemplazione libera.

Sedici anime creative, sedici interpreti dell’arte contemporanea, hanno dato vita a installazioni che promettono di rapire il cuore e la mente. Nomi risonanti come Robert Irwin, la cui opera è un dialogo con la luce e lo spazio, Giulio Paolini, maestro di svelamenti concettuali, e Jeppe Hein, con le sue incursioni giocose e interattive, si affiancano a talenti quali quelli del collettivo Inside Outside con l’installazione Welcome, i cui veli danzanti accolgono i visitatori, Gabriel Dawe, con il suo iconico Two-Way Mirror Pavilion, un’architettura di vetro e acciaio che dialoga con l’ambiente circostante, concessa in prestito da Egidio Marzona, una figura di riferimento nel collezionismo internazionale e legato da un filo sottile alla storia espositiva di Villa Manin fin dal lontano 2001.

E ancora Jeppe Hein, già ospite a Passariano nel 2004, torna oggi a incantare il parco con Double Ellipse, un labirinto specchiante che invita a perdersi e ritrovarsi in un gioco di riflessi infiniti, le opere di Alberto Garutti e di Patrick Tuttofuoco, realizzate nel parco di Villa Manin già nel 2005 in occasione di una precedente esposizione, sono state saggiamente integrate nel percorso. La loro intrinseca coerenza con il tema dell’attuale mostra le rende parte integrante di questo suggestivo viaggio, testimonianza di un dialogo continuo tra passato e presente. Janusz Grünspek, Dan Graham, Christina Kubisch, che avvolge lo spazio in una dimensione uditiva, amplificando il coinvolgimento del visitatore e trasformando la percezione in un’esperienza sinestetica, Alberto Garutti, Patrick Tuttofuoco, Matteo Negri e Anna Pontel. Ognuno di loro ha intrecciato fili invisibili, creando un arazzo di emozioni e scoperte.

I materiali impiegati – la trasparenza del vetro, la profondità degli specchi, la delicatezza dei fili colorati, la morbidezza dei tessuti, il mistero della luce e l’eco del suono – non sono semplici elementi costruttivi, ma veicoli di esperienze sensoriali che trascendono l’idea convenzionale di architettura, troppo spesso concepita come un’entità fissa, chiusa e opaca. Qui, ogni materiale sussurra una storia, ogni riflesso rivela un segreto.

Come osserva Guido Comis, direttore artistico di Villa Manin, «È un viaggio in cui lo sguardo e il corpo sono chiamati ad attraversare spazi che non sono mai ciò che sembrano. Un’esperienza che unisce alla dimensione estetica e concettuale anche un’intenzione ludica ed esperienziale. Non una mostra da osservare a distanza, ma un contesto da abitare, percorrere, vivere».

“Architetture Trasparenti” è aperta dal martedì alla domenica, con orario continuato dalle 10 alle 19. Il costo del biglietto intero è di 8 euro, ridotto a 5 euro, mentre i gruppi potranno beneficiare di un ingresso a 4 euro. 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto