A ottobre ritorna UdineScrive, sei scrittori si confrontano

Si chiama Udinescrive ed è ormai diventato un appuntamento tradizionale, che mette a confronto le diverse penne letterarie del Friuli. Ad idearlo e lo scrittore Lino Leggio, che è già al lavoro per la nuova edizione dell’evento, che si terrà nel Salone del Popolo di Palazzo Belgrado il 3 ottobre. Con una ricca partecipazione: hanno infatti già dato la loro adesione Alessandra Zenarola, Paolo Patui, Luana de Francisco, Angelo Floramo (di cui in questa pagina scriviamo del suo nuovo libro), Ulderica da Pozzo, Roberto Meroi. Il tutto come sempre grazie al prezioso di Cristina Marsili, direttrice della biblioteca Joppi, a Federico Pirone, assessore alla coltura del Comune di Udine, e a Mario Anzil, vicegovernatore regionale.
Ma come è nata l’idea di un momento di confronto tra le varie anime letterarie del Friuli? Lo spiega lo stesso Lino Leggio, che racconta anche la sua passione per la scrittura: «Ho sempre pensato che imporsi all’attenzione degli altri sia un’esigenza umana, e per chi riesce a farlo sia anche gratificante.
Che scrivere consenta di soddisfare l’innato bisogno che ciascuno di noi ha di conoscere e di sapere, di andare oltre, come è d’uso dire di questi tempi. È grazie a questi preliminari che chi scrive può compiere ogni volta un viaggio dentro se stesso per meglio scrutarsi, capirsi, riflettere. Dal canto mio ho iniziato a farlo presto e per soldi. Alla Dante scrivevo i temi assegnati per casa in cambio delle dieci lire utili ad acquistare una pallina di fiordilatte. Al Malignani il baratto alzava la posta: lo svolgimento di un tema in cambio del biglietto per il Bertoni, il cinemino gestito dai preti. Con il passare degli anni, incitato dal prof di italiano, partecipai a più concorsi indetti dalla Cassa di Risparmio, aggiudicandomi una pletora di “libretti al portatore” del valore di cinquantamila lire l’uno. Con quello spirito, nel 1998 partecipai alla seconda edizione di Storie rock di provincia, concorso letterario indetto dal Comune di Latisana, dove vinsi il primo premio consistente in cinquecentomila lire. Il resto è cosa nota: Giancarlo Deganutti venne a trovarmi a casa, il testo vincitore andò in onda alla radio regionale, un editore mi contattò, e le dieci pagine del concorso divennero la mia prima fatica letteraria; alla quale, nell’arco di vent’anni, ne seguirono una quindicina, tra stampe e ristampe per più case editrici».
E Udinescrive?
«Appesa la penna al chiodo per amore della montagna, e per fare il nonno a tempo pieno, sono sempre rimasto in contatto con chi mi dette una mano agli esordi; primo fra tutti Paolo Maurensig, inconsapevole inventore di Udinescrive. “Se Pordenone legge, Udine scrive. Eccome se scrive! ” chiosò Paolo anni addietro, indicandomi quattro libri editi da altrettanti autori nostrani esposti in bella mostra nella vetrina di una libreria del centro. Detto fatto: a poco a poco l’idea prese corpo e la prima edizione di Udinescrive la tenni in Sala Aiace con un buon successo di pubblico».
Appuntamento dunque il 3 ottobre per ascoltare, dalla voce di sei scrittori (ma anche giornalisti e fotografi) come nasce e si evolve la passione per la scrittura. Ricordando, come diceva Voltaire, che “La scrittura è la pittura della voce. ”
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