A Gorizia si gira la serie di Oleotto con Battiston

Giuseppe Battiston attore del film ?Il grande passo? durante il photocall in occasione della 37/a edizione del Torino Film Festival presso la sede RAI in via verdi, Torino, 25 Novembre 2019 ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO
Giuseppe Battiston attore del film ?Il grande passo? durante il photocall in occasione della 37/a edizione del Torino Film Festival presso la sede RAI in via verdi, Torino, 25 Novembre 2019 ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO



Squadra – e Fvg – che vince non si cambia. Dopo il successo della numero uno, è previsto per oggi il primo ciak della seconda stagione di “Volevo fare la rockstar” del regista goriziano Matteo Oleotto. Diciotto settimane di riprese soprattutto tra Gorizia e Cormòns, che torneranno ad assumere le fattezze del borgo immaginario di Caselonghe, e poi la messa in onda su Rai 2 nel 2021. La serie family che plana su quotidianità, crisi esistenziali ed emozioni di Olivia Mazzuccato (Valentina Bellè), Francesco (l’udinese Giuseppe Battiston) e delle “brulle” Emma e Viola è prodotta da Rai Fiction e Pepito Produzioni, con il supporto della Fvg Film Commission.

Il cast sarà aggiustato, con qualche inevitabile new entry, ma i personaggi principali saranno gli stessi. Nella prima edizione c’erano, tra gli altri, Angela Finocchiaro (Nice), Teco Celio (nonno Primo), Sara Lazzaro (Daniela) e Riccardo Maria Manera (Eros Mazzuccato).

Gli ottimi ascolti tv e sulla piattaforma RaiPlay fanno alzare l’asticella delle aspettative della Rai, che dopo aver vinto la scommessa con la prima serie, che ha inchiodato sul divano i giovani che mal si amalgamavano con la tv pubblica come l’olio con l’acqua, punta ora a fare il bis. Ma la serie, innovativa e libertina per linguaggi e tematiche – si spazia dalle difficoltà di una ragazza madre, divenuta mamma da adolescente, a quelle di chi si scopre omosessuale, dai problemi di chi perde il lavoro alle relazioni – ha fatto bene anche alle casse del Fvg e alla sua immagine esterna. Se non altro perché è la produzione più lunga mai girata in regione: 126 giorni, un impatto economico e occupazionale non indifferente per Gorizia, Cormons e tutto l’Isontino con un finale di spesa diretta di oltre 2 milioni e 115 mila euro e un indotto che sfiora i 3 milioni e 800 mila euro.

Il fatto di avere dietro la macchina da presa Oleotto, goriziano doc (che ha diretto “Zoran, il mio nipote scemo”, ma anche puntate dei tv movie della Rai “Purché finisca bene” e di “Romanzo Famigliare” della Archibugi) ha favorito i giochi.

In ogni caso, prima dell’avvio delle riprese, la Pepito Produzioni aveva già speso oltre 160 mila euro nei 70 giorni di preparazione alla ricerca degli spazi per i vari reparti e uffici. «La scelta di girare un film in una regione piuttosto che in un’altra – spiega Fvg Film Commission, presieduta da Federico Poillucci –, oltre che da motivazioni artistiche, è influenzata dalla possibilità di trovare in loco competenze e servizi (abbattendo spese di trasferte) e da finanziamenti territoriali». Per “Volevo fare la rockstar” 1, la troupe era composta da 88 persone, di cui 36 reclutate in regione. Per tecnici e maestranze friulani, la produzione ha speso 602 mila euro . Quanto al cast, 809 comparse e più di 80 gli attori locali. Alla voce location e fabbisogni di scena la spesa è stata di 193.454 euro, 202 mila per hotel e appartamenti in loco. A questo si deve aggiungere la diaria della troupe, spesa in negozi del territorio. —

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto