A Cividale torna Incontri: testimonianze e riflessioni per capire il presente, ecco il programma
Il via sabato 11 ottobre con una mostra il nuovo ciclo di appuntamenti. In programma reading, racconti e slide show

Si aprirà sabato 11 ottobre il ciclo autunnale degli “Incontri”, ormai tradizionale proposta della Società operaia di mutuo soccorso e Istruzione di Cividale, raccolta in questa edizione sotto il titolo “Storie (s)” : obiettivo, infatti, è proporre il racconto di varie vicende «per capire il presente attraverso più chiavi di lettura».
A inaugurare la serie di appuntamenti sarà (alle 17.30, al Curtil di Firmine, in via Manzoni) il vernissage della mostra “L’arte della resistenza”, dell’artista palestinese Naji al-Ali; alle 18 di domenica 12, poi, il salone della Somsi – in Foro Giulio Cesare – ospiterà “La breve utopia (Mariupol Dram Taetr)”, un reading – a cura dello scrittore e attivista Michele Guerra – sulla strage al teatro di Mariupol, una delle pagine più cruente della guerra in Ucraina. Sarà invece la parabola dell’ex-Jugoslavia a riaffiorare dalle parole di Goran Vojnović, uno dei più importanti autori della scena letteraria slovena, autore di “Jugoslavia, terra mia” (la data è mercoledì 15 ottobre, alle 20.30, in Somsi), mentre venerdì 17 (ancora in Società operaia, alle 20.30) ci si potrà addentrare in “Nuove storie.
Fare narrazione nel mondo dei new media” con la giornalista e scrittrice Francesca Berardi e il podcaster cividalese Giuseppe Parisi. Sabato 18 il giovane regista udinese Tommaso Romanelli presenterà il suo primo e premiatissimo film, “No more trouble. Cosa rimane della tempesta”, racconto emozionato ed emozionante su Andrea Romanelli, padre dell’autore, scomparso tragicamente durante una traversata oceanica nel 1998.
Domenica 19 (alle 18, al Museo archeologico) il pianista Massimo Gon racconterà la “Storia della Forma Sonata”; martedì 21 ottobre si evocherà un travolgente amore triestino all’epoca del fascismo trionfante della guerra d’Africa e delle leggi razziali, narrato da Daniela Galeazzi e Giuseppina Minchella in “Le verità pericolose”: le scrittrici dialogheranno con Mario Brandolin, che supporta la Società operaia nell’organizzazione delle sue iniziative culturali.
Mercoledì 22 la storica e critica d’arte, ma anche promoter e performer, Sabrina Zannier ripercorrerà in uno slide show l’esperienza di “Maravee”, il festival itinerante sulle più recenti novità nel campo dell’arte contemporanea, giovedì 23 sarà presentato il volume “Franco Basaglia. La libertà è terapeutica” dello scrittore e giornalista Francesco Foti, venerdì 24 lo scrittore e drammaturgo Paolo Patui illustrerà al pubblico della Somsi – in dialogo con Brandolin – i contenuti del suo ultimo libro, “Contro. Dieci storie minime di sport”.
La storia reinventata dell’architetto D’Aronco alle prese con una sorprendente inchiesta a Istanbul anima invece un thriller dallo scrittore e italianista Flavio Santi, che sabato 25 ne parlerà in colloquio con Brandolin.
La chiusura del festival (sabato 26, in Somsi, alle 18) scivolerà sul filo dei ricordi in musica, a rinverdire la tradizione dei racconti a voce che animavano le fredde serate invernali nelle stalle del Friuli: protagonista il cantautore e scrittore carnico Gigi Maieron. In appendice – sabato 1 novembre, ancora in Somsi, alle 18 – affioreranno infine “Storie secretate”: Militanza Grafica dialogherà con i ragazzi di Rete della conoscenza e del Movimento studentesco per il futuro.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto