Zanzara del Nilo, è allerta Trovata anche in Friuli

Il virus della febbre del Nilo è arrivato in provincia di Pordenone. Due trappole posizionate nei comuni della bassa hanno evidenziato zanzare con il virus. Non c’è stato alcun contagio per uomini e animali, ma l’allerta rimane alta. Nel frattempo è arrivato il periodo della presenza massima di zanzara tigre, ma in città la disinfestazione per gli esemplari adulti non si può fare.
«ll virus del Nilo Occidentale – afferma il Centro nazionale sangue – è un Arbovirus che solo accidentalmente può infettare l’uomo. L’infezione umana è in oltre l’80% dei casi asintomatica. Nel restante 20% i sintomi sono quelli di una sindrome pseudo-influenzale. Nello 0,1% di tutti i casi l’infezione virale può provocare sintomatologia neurologica del tipo meningite, meningo-encefalite».
L’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie controlla il territorio attraverso trappole per le zanzare e monitora gli uccelli selvatici. Nelle scorse settimane due di queste trappole nella Bassa pordenonese hanno evidenziato la presenza del virus, e dalla Regione è arrivata la lettera all’Aas 5 con l’invito a tenere alta la guardia. «Non c’è stato alcun contagiato – afferma il direttore generale della Aas5 Giorgio Simon –, solo la segnalazione della presenza del virus in due trappole».
Oltre a continuare a monitorare il territorio, zanzare e uccelli, particolare attenzione viene data alle donazioni di sangue. Dal Centro nazionale sangue dell’Istituto Superiore di Sanità è stata comunicata la previsione di effettuare il test Nat per i donatori che hanno soggiornato una notte in provincia di Pordenone. «Si raccomanda – afferma il Centro nazionale sangue nella lettera – di utilizzare il test Wnv Nat quale alternativa al provvedimento di sospensione temporanea per 28 giorni dei donatori che hanno trascorso una notte nelle zone di Treviso e Pordenone».
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