Il Duomo di Gemona dopo il terremoto
Il Duomo di Gemona dopo il terremoto

Terremoto del Friuli, gli eventi a Venzone e Gemona: celebrazioni, memoria e arte per ricordare le vittime

Omaggi nei cimiteri, messe solenni, una mostra immersiva e eventi culturali per rinnovare il ricordo del sisma del 1976 e della ricostruzione

Sara Palluello

A 49 anni dal devastante terremoto che il 6 maggio 1976 sconvolse il Friuli, le comunità di Gemona e Venzone si preparano a commemorare le vittime e a celebrare la resilienza di un popolo che, piegato dal dolore, trovò la forza di rialzarsi.

Il Friuli ricorda la tragedia: 49 anni fa il terremoto che causò quasi mille vittime
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Nel borgo medievale

A Venzone, cuore simbolico della rinascita friulana, le commemorazioni prenderanno il via alle 18 con il tradizionale giro dei cimiteri, organizzato come ogni anno dal Comune. Il sindaco, le autorità civili e religiose e la popolazione renderanno omaggio ai defunti nei cimiteri delle frazioni di Venzone, Pioverno, Carnia e a Portis dove, a causa dell’inagibilità del campo santo, la commemorazione si terrà sul sagrato della chiesa. L’ultimo momento del percorso sarà nella borgata Sottomonte, alle Case Canadesi, dove si trova il cippo dedicato a un aviatore morto in servizio. Alle 20 il duomo ospiterà la santa messa, celebrata dal vescovo di Udine, monsignor Riccardo Lamba, insieme al parroco don Roberto Bertossi. Durante la funzione sarà ricordato chi ha perso la vita nel sisma, e alle 21 battuti 49 rintocchi solenni della campana. «Siamo profondamente grati per la presenza del vescovo – dichiara il sindaco Mauro Valent – un segno di vicinanza che non era affatto scontato. È un dovere morale ricordare non solo con le cerimonie, ma anche con il valore che va oltre: la fede che ha tenuto unite le persone, il ruolo della Chiesa, e l’impegno dell’amministrazione nel custodire la tradizione e la memoria».

La mostra di ricordi

Nel frattempo, a Palazzo Orgnani Martina, sede del Museo Tiere Motus, è stata inaugurata nei giorni scorsi la mostra “Passato/Presente. La storia del terremoto del 1976 nella memoria della’int’ friulana”.

Al centro la voce dei testimoni e le immagini in bianco e nero del Friuli distrutto, in un dialogo tra generazioni. Un percorso immersivo tra video-interviste, documenti e installazioni visive che proseguirà fino al 18 maggio. Ingresso libero. Il culmine dell’iniziativa sarà sabato, con una visita guidata insieme ai testimoni della ricostruzione e un concerto nel chiostro del palazzo con il percussionista U.T. Gandhi e il pianista Patrizio Fariselli, già fondatore del gruppo Area.

Gli eventi a Gemona

Anche a Gemona, uno dei centri maggiormente colpiti nel ’76, il ricordo sarà scandito da diversi momenti solenni. Le celebrazioni prenderanno il via oggi alle 9 con la deposizione di una corona al cippo degli alpini, nela sede Ana in via Scugjelars. A seguire (9.30) l’alzabandiera e l’omaggio al monumento dedicato alle vittime del terremoto e ai soccorritori, in piazzale Chiavola. Alle 10.30, la Brigata Alpina Julia organizzerà una messa di commemorazione nella caserma Goi-Pantanali. Il momento conclusivo si terrà alle 19.45: ritrovo sotto la loggia comunale e trasferimento in duomo per l’eucarestia, seguita dalla formazione del corteo verso il cimitero comunale, dove il locale coro Ana accompagnerà l’ultimo omaggio alle vittime. «Con commozione e rispetto – sottolinea il sindaco Roberto Revelant – vogliamo ricordare le vittime e rendere onore alla forza e al senso di comunità che hanno reso possibile la ricostruzione. Il nostro compito oggi è quello di mantenere viva questa memoria, perché diventi guida e monito per le nuove generazioni».

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Nel weekend

A completare il programma, anche momenti di riflessione culturale promossi dall’Ecomuseo delle Acque del Gemonese, da tempo impegnato per la memoria. Venerdì alle 18, in piazza Municipio 5, sarà presentato il libro “Il primo libro di geografia” di Mauro Varotto, professore dell’Università di Padova, in dialogo con il geografo Francesco Visentin dell’ateneo udinese. Infine, sabato alle 20.30, l’ex chiesa di San Michele ospiterà la performance teatrale-scientifica “Sisma”, ideata dal geologo-attore Daniele Tenze, con sonorizzazioni dal vivo di Alberto Rizzo.

Un’esperienza multisensoriale che intreccia geologia, memoria e arte per raccontare l’evento e le sue conseguenze. «L’opera rappresenta un approccio innovativo e coinvolgente alla divulgazione scientifica – afferma Claudio Polano, presidente dell’Ecomuseo –: alternando racconto, ironia, sperimentazione e rigore, accompagna gli spettatori in un viaggio multisensoriale che intreccia conoscenza, emozione e memoria collettiva».

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