Zainetti, diari, astucci e quaderni: stangata da 526 euro per alunno

UDINE. Sembra una goccia, ma come si dice, alla lunga scava la pietra che, in questo caso, è il bilancio familiare. Una famiglia italiana, quest’anno, spenderà circa 526 euro per il corredo scolastico del proprio figlio. Una goccia pesante, dunque, più di un caffè al giorno.
È quanto risulta all’Osservatorio nazionale di Federconsumatori, che calcola nel complesso un incremento dello 0,8% rispetto al 2017. Nella classifica degli aumenti quest’anno la medaglia d’oro spetta agli astucci e diari legati ai beniamini dei cartoni animati, sempre più gettonati.
Nella sfida al prezzo più competitivo, le catene commerciali cinesi restano le più economiche. Gli ipermercati sfruttano il gioco delle “offerte”, mentre le cartolibrerie si concentrano sul rapporto con il cliente e sulla specificità di alcuni articoli.
Nel complesso occupato dalla “Metro”, a Tavagnacco, trova spazio il “1+1 superstore”, esercizio di medio dettaglio, dedicato ai casalinghi, ai giocattoli, alle borse e alle calzature per finire con i capi d’abbigliamento “Made in China”.
Qui i quaderni costano dai 50 ai 90 centesimi, il prezzo degli astucci varia dai 1,95 a 2,95 euro. Sei matite costano 1 euro, come quattro penne a sfera. La spesa minima per uno zainetto è di 19.90 euro, mentre il prezzo per un diario va dai 4,95 euro. Per una squadra tecnica si spende 1,50 euro.
A Martignacco “l’Iper La Grande I” all’interno del Città Fiera questi giorni dà il benvenuto ai suoi clienti proprio con il reparto scuola-cancelleria. Si trovano diari a partire dai 7,90 euro, cinque quaderni Pigna a 2,99 euro, dieci penne Cristal a 3,49 euro. Gli zaini costano dai 18,90 fino ai 50 euro, la squadra costa 1,35 euro. Sei matite valgono 2,59 euro e l’astuccio si paga dai 5,99 euro in su.
Nelle cartolerie i prezzi crescono leggermente. Una penna Bic costa 50 centesimi, un quaderno varia da 0,80 a 1,30 euro a seconda del tipo di spessore. Il prezzo minimo di un astuccio, completo di matite, penne e pennarelli, è di 12 euro, una matita non si paga meno di 80 centesimi.
Per i diari - marchi come Comix e Smemoranda hanno prezzi imposti - si spende dai 10, 90 euro in su. «Il nostro lavoro vuol dire professionalità e impegno – commenta la titolare di una cartoleria dell’hinterland –. Oltre a questo, qui si trovano articoli “tecnici”, che difficilmente si vendono negli ipermercati: dai quaderni didattici a tutti gli strumenti che hanno come unico destinatario le persone mancine».
Anche l’impegno delle famiglie italiane per i libri di testo è notevole. Secondo i dati elaborati da Rinascita Informatica per conto di Ali – Confcommercio, per un figlio alle scuole medie spende circa mezzo euro al giorno. Se poi la prospettiva sono le superiori, si arriva a 0,64 euro al giorno.
L’Unione nazionale consumatori ha analizzato gli aumenti relativi alla scuola e i rincari maggiori riguardano proprio i libri scolastici, che crescono dell’1,9%. Il portafoglio familiare ne risente e anche in questo caso la missione è provare a spendere meno.
Restando all’Iper del Città Fiera, se in possesso delle carte vantaggi, è infatti possibile prenotare (anche on line) i libri di testo e ottenere un buono spesa del 25 o del 30%.
Se la Feltrinelli non offre questo servizio, ci pensa la catena Giunti ad accontentare le famiglie: on line, con Amazon, concede fino al 15% di sconto.
L’azienda di commercio elettronico statunitense, a sua volta, dà la possibilità di acquistare i testi con un clic e con il 15 % di sconto. Facile e veloce. A Udine, ad esempio, sono poche le librerie che hanno mantenuto il servizio di prenotazione dei libri di scuola.
Una di queste è la Libreria Moderna Udinese. «È attivo da tempo e funziona – commenta il titolare, Remo Andrea Politeo –. E rispetto alla grande distribuzione, noi lo garantiamo tutto l’anno. Inoltre, ciò che ci distingue dagli ipermercati, è la velocità del servizio».
Nel punto vendita di via Cavour non vengono applicati sconti su questo genere di libri. «I margini di guadagno sono minimi, ma il lavoro rispetto a questo tipo di articolo è aumentato di anno in anno – aggiunge –. Non facendo sconti sui testi scolastici, ne proponiamo sugli articoli di cancelleria, dagli zaini ai dizionari».
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