Volo mortale in una scarpata della val Pentina per un escursionista pordenonese

Si sono concluse nel modo più tragico, le ricerche del sessantenne Andrea Del Pio Luogo, le cui tracce si erano perse in Val Pentina, a Barcis, nella tarda mattinata di Capodanno. Il commerciante pordenonese è morto scivolando su un sentiero ghiacciato e cadendo per una quindicina di metri in una scarpata.
PORDENONE.
Si sono concluse nel modo più tragico, le ricerche del sessantenne Andrea Del Pio Luogo, le cui tracce si erano perse in Val Pentina, a Barcis, nella tarda mattinata di Capodanno. Il commerciante pordenonese è stato rinvenuto privo di vita in un bosco in località Val dei Sass. Scivolato su un sentiero ghiacciato, è caduto per una quindicina di metri lungo una scarpata, riportando traumi fatali.


Andrea Del Pio Luogo, titolare del negozio di elettronica Gbc, sposato con Michela Cappiello e padre di Annalisa e Alberto, aveva trascorso le festività nella casa di vacanza che da anni la famiglia, residente a Pordenone in via Oslavia, possiede a Pian dei Tass, località a una manciata di chilometri da Barcis dove sorge anche un rinomato agriturismo. Era la tarda mattinata di Capodanno, quando il commerciante è uscito di casa, dicendo alla moglie che andava a fare una passeggiata e che sarebbe rientrato in tempo per il pranzo. Erano circa le 11.30 di sabato. Ma due ore dopo, con i familiari già preoccupati per l’inatteso ritardo, non aveva fatto ancora rientro. Il primo pensiero è corso subito a un incidente o ad un malore, tant’è che non si è perso tempo. Avvisati i carabinieri, dalla stazione di Montereale Valcellina è subito partito il tam tam dei soccorsi. Nella giornata di sabato, le ricerche si sono protratte fino alle 18, per poi interrompersi a causa dell’oscurità.


L’area boschiva attorno alla casa della famiglia Del Pio è stata perlustrata da una ventina di uomini, ai quali si sono aggiunti due unità cinofile e un elicottero. Ma gli sforzi sono purtroppo risultati vani. Le ricerche sono ripartite alle 7.30 di ieri, alla luce del giorno. Le forze in campo sono state triplicate. Tra volontari del Soccorso alpino delle stazioni di Maniago, Pordenone e Valcellina, personale del Corpo forestale di Barcis e altre sedi, protezione civile di Barcis, carabinieri di Montereale, unità cinofila della Guardia di finanza, la zona è stata battuta palmo a palmo da una sessantina di uomini. In cielo, a dar man forte dall’alto così come sabato, l’elicottero della Protezione civile regionale.


La svolta, purtroppo drammatica, alle 14.10, quando il corpo di Andrea Del Pio è stato avvistato in fondo a una piccola scarpata nei boschi della Val dei Sass. Una località distante da casa Del Pio una ventina di minuti, un sentiero che il sessantenne pordenonese chissà quante volte avrà percorso, ma che l’altro giorno gli è stato fatale. Secondo una prima, ipotetica ricostruzione dei fatti, l’uomo sarebbe scivolato a lato del sentiero ghiacciato, ruzzolando lungo la scarpata per una quindicina di metri. Una caduta su un terreno disseminato di sassi e rocce che gli è costata traumi irreparabili. Stando a quanto accertato dal medico legale, il decesso sarebbe stato istantaneo.


L’alt alle ricerche ha quindi lasciato spazio al consueto, penoso iter. Dopo la constatazione formale della morte e il nulla osta del magistrato di turno, la salma è stata rimossa e composta nella camera mortuaria dell’ospedale di Pordenone, a disposizione dell’autorità giudiziaria.


Il resto della vicenda non ha bisogno di commenti: è l’immenso dolore di una famiglia. Famiglia che già ieri ha inteso esprimere, anche attraverso il nostro giornale, un sentito ringraziamento nei confronti di tutti i soccorritori, «che tanto si sono spesi e prestati – ha riferito il figlio Alberto Del Pio Luogo a nome dei congiunti – per rintracciare e sperare di salvare mio padre».


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