Vittori allarga la giunta: si passa da tre a quattro assessori
SAGRADO. Vuole prendersi tutto il tempo possibile, il neosindaco Marco Vittori, prima di sciogliere le riserve sulle nomine della giunta. Ma una certezza già c’è e riguarda il numero di componenti...

Bumbaca Gorizia 12_06_2017 Sagrado elezione sindaco Vittori © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
SAGRADO. Vuole prendersi tutto il tempo possibile, il neosindaco Marco Vittori, prima di sciogliere le riserve sulle nomine della giunta. Ma una certezza già c’è e riguarda il numero di componenti dell’esecutivo, che passeranno dai 3 dell’era-Elisabetta Pian a 4, più naturalmente il primo cittadino. «Una possibilità garantita da una circolare della Direzione centrale per la funzione pubblica, le autonomie locali e il coordinamento delle riforme – spiega Vittori – che consente di derogare ai limiti imposti dal decreto Delrio che impongono un massimo di due assessorati ai Comuni con popolazione inferiore ai 3 mila abitanti».
Sulle ragioni della scelta di incrementare il numero di assessorati, Vittori è chiaro: «Vogliamo coinvolgere il più possibile le persone e le competenze della squadra. Inoltre, non lascerò il mio lavoro (è responsabile dei servizi tecnico manutentivi del Comune di Gradisca,
ndr
). Un rimescolamento dei referati ci consentirà di seguire i diversi settori nel migliore dei modi».
Quanto al toto-assessori, Vittori è abbottonatissimo. Ma non può negare che in pole position per entrare nella sua squadra vi siano almeno due persone, più precisamente “miss” e “mister” preferenza: Simonetta Visintin e Matteo Novacchi, andati entrambi in tripla cifra. «Si sono guadagnati l’ingresso in giunta non solo con la loro competenza, ma anche sul campo e vanno premiati, commenta il fresco sindaco di Sagrado. Per Simonetta Visintin, già assessore a Cultura, Sport e Associazionismo uscente, si prospetta indubbiamente un ruolo “forte”: forse anche quello di braccio destro di Vittori? «Sia lei che Matteo se lo meriterebbero, ma non ho ancora deciso e voglio pensarci ancora su».
(l.m.)
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