Truffava le anziane con la tecnica del finto incidente: arrestato e condannato
A processo è finito un 26enne napoletano giunto in Friuli in treno per i raggiri. L’uomo è riuscito a impossessarsi di un bancomat spendendo oltre 1.700 euro

La banda di truffatori era riuscita ad “agganciare” una donna di 84 anni residente a Udine. Raggiunta al telefono l’avevano convinta che la nipote era stata coinvolta in un brutto incidente e che per evitarle il carcere fosse necessaria un’ingente somma di denaro. Da versare subito. Alla porta dell’abitazione dell’anziana si era recato un 26enne di Napoli, Angelo Di Matteo, giunto in Friuli in treno per inanellare una serie di raggiri prima di tornarsene in Campania con il bottino. Ma i suoi movimenti erano tenuti d’occhio dalle forze dell’ordine, che sono riuscite a fermarlo e ad arrestarlo in flagranza di reato.
L’uomo, sottoposto alla misura cautelare in carcere a Poggioreale, e difeso dagli avvocati Elisabetta Panozzo ed Emiliano Iasevoli, nei giorni scorsi è stato condannato dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Udine, Mariarosa Persico, al termine del rito abbreviato.
Per i reati di truffa in concorso e di indebito utilizzo di strumenti di pagamento diverso dai contanti gli è stata inflitta una pena di 2 anni e 4 mesi di reclusione oltre a una multa di 1.400 euro. L’uomo potrà scontare la pena agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, per dargli modo di assistere la madre gravemente malata.
Da quanto ricostruito dalla Procura, Di Matteo, il 28 novembre 2024, era riuscito a farsi consegnare dalla 84enne tre anelli d’oro e il bancomat con il relativo Pin. Sfruttando la carta riusciva a prelevare mille euro dallo sportello di Intesa Sanpaolo di piazzale Osoppo e a spendere 41,20 euro alla money Sisal Udine di via Gemona, 140,60 euro alla tabaccheria Lory di via Mercatovecchio, 345 euro da Cumini Men di via del Carbone, 7 euro al bar Glass di via Sarpi, 100 euro nella sala giochi Pullman slot-Terry bel di viale Europa Unita e 115 euro nella stazione ferroviaria di Udine. Un importo, quest’ultimo, servito per l’acquisto del biglietto di ritorno a Napoli.
Lo stesso giorno Di Matteo aveva messo nel mirino anche una donna di 86 anni, questa volta residente a Gorizia. In questo caso si era spacciato prima per carabiniere, poi per avvocato, per convincere la donna a consegnargli del denaro utile a evitare che il figlio finisse in carcere dopo aver provocato un grave incidente. Facendo leva sulla preoccupazione e sull’emotività della donna riusciva a farsi consegnare 6mila euro in contanti.
Ma uscendo dall’abitazione della donna trovava il personale della questura di Gorizia ad attenderlo, con gli agenti che hanno fatto subito scattare l’arresto vanificando il raggiro.
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