Una vita per la scuola, Vilma Candolini va in pensione: creò la prima sezione Montessori

Dalla sezione Montessori a Udine all’EsaBac di Gorizia, fino agli incarichi ad Asmara e Johannesburg: la dirigente scolastica saluta l’Istituto comprensivo di Manzano dopo anni di impegno per l’inclusione, la sperimentazione e l’eccellenza formativa.

Timothy Dissegna
Vilma Candolini
Vilma Candolini

 

Una carriera che l’ha portata fino a Johannesburg, in Sudafrica, passando per Asmara, ma gran parte del suo lavoro Vilma Candolini l’ha svolto nel Friuli natio. Con l’anno scolastico ormai concluso, la dirigente scolastica originaria di Udine (ma con radici familiari a Interneppo) ha raggiunto la pensione, chiudendo così gli ultimi quattro anni alla guida dell’Istituto comprensivo di Manzano (la struttura che raggruppa le scuole di Manzano, San Giovanni al Natisone e Corno di Rosazzo).

Ma sono diversi a ricordarla anche nello stesso capoluogo friulano, soprattutto per la nascita della prima sezione Montessori alla primaria Garzoni di via Alighieri. «Nel 2011 fu l’unica scuola pubblica locale con questo indirizzo», ricorda con orgoglio. A rendere possibile quel traguardo fu anche la formazione del primo nucleo di docenti, a partire dalla maestra Paola, dopo che la stessa Candolini aveva approfondito il tema attraverso un master dedicato a Roma. A ricordare quel periodo è anche l’allora assessore all’Istruzione della giunta Honsell, Kristian Franzil: «Ho un ricordo molto positivo della dottoressa Candolini. È stata una dirigente aperta alla sperimentazione. L’attivazione della sezione Montessori è stato un progetto che ha saputo continuare nel tempo. Con lei e gli altri suoi omologhi abbiamo lavorato anche alla riorganizzazione dei comprensivi udinesi».

Dopo quella prima sfida, il percorso professionale è proseguito con altri ruoli, come all’istituto Deganutti. Tra il 2013 e il 2015 è stata alla guida del polo liceale Dante Alighieri di Gorizia. Qui ha sostenuto la nascita del percorso EsaBac al linguistico Slataper, per consentire agli studenti di ottenere un doppio diploma italiano e francese. Una proposta realizzata «sostenendo l’entusiasmo e la profonda preparazione della professoressa Marina Cerchia», prosegue la dirigente.

Nel 2017, ecco l’opportunità di scoprire un continente nuovo: l’Africa. Vinse infatti l’incarico per guidare l’Istituto scolastico italiano in Eritrea di Asmara, poi il trasferimento a Johannesburg al consolato italiano per seguire l’Ufficio titoli, occupandosi dell’equivalenza dei diplomi e dei percorsi formativi locali rispetto agli standard italiani.

Rientrata in regione nel 2021, è tornata alla guida del Comprensivo di Manzano, che aveva già diretto nei primi anni Duemila. A Corno, ha contribuito alla nascita della scuola media a tempo pieno nel 2022. «Mi sono trovata benissimo grazie anche a tre amministrazioni comunali aperte – commenta – un corpo insegnanti stabile e pronto all’inclusione degli studenti di diverse nazionalità. Sono grata della collaborazione che ho condiviso e dei risultati raggiunti nello spirito di servizio pubblico e di espressione delle eccellenze nelle scuole che ho diretto, oltre alla più ampia scelta educativa offerta alle famiglie per i migliori traguardi dei giovani studenti». A salutarla è anche l’assessore manzanese alle politiche sociali, Cristina Zamparo: «Grazie alla dirigente Candolini, l’Istituto ha potuto contare su una dirigenza autonoma dopo anni di reggenza. Questo ha favorito un confronto stabile e costruttivo tra le istituzioni scolastiche e l’amministrazione comunale. Ha sempre dimostrato disponibilità al dialogo e attenzione nel voler garantire un servizio scolastico di qualità».

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