Villa Manin senza grandi concerti: gli esercenti propongono Elisa

CODROIPO. Banditi i grandi eventi da villa Manin? A rimetterci in primis sono i bar e i ristoranti di Passariano.
A riaffermarlo sono gli stessi gestori degli esercizi pubblici del luogo. Che si dicono in disaccordo con le affermazioni del sindaco Fabio Marchetti per il quale i concerti rock e metal – capaci di richiamare oltre 10 mila persone nella storica dimora – non portano reali ricadute sul territorio.
«Non è affatto così – spiega Nunzio Cammarata della trattoria Ca’ degli Angeli a nome dei colleghi –, da quando non vengono più realizzati i grandi concerti ho subìto una diminuzione degli incassi di circa il 50 per cento. E sinceramente non so quanto e se riuscirò ad andare avanti così».
Soffrono, dunque, le attività della frazione codroipese. «Manca una programmazione vera e propria delle manifestazioni e degli appuntamenti che vengono organizzati nella storica villa – si lamentano gli esercenti –. Quest’estate ci sono stati pochissimi eventi che non ci hanno portato nulla, piccoli concerti anche mal pubblicizzati. Non si può proprio andare avanti con questo modo di operare».
E ora gli esercenti di Passariano chiedono che almeno i concerti di cinque-seimila persone ritornino a essere ospitati dalla villa. «Se i concerti rock non si possono fare perché danneggiano l’immobile – continua Cammarata –, non capisco perché non vengano più realizzati quelli di altri tipi di musica. Penso a quanto sarebbe bello un concerto qui di Elisa, per esempio.
Per noi i grandi eventi sono fondamentali, purtroppo quest’ultima mostra non sta richiamando le presenze sperate a villa Manin ed è necessario pensare a una programmazione che attiri pubblico».
La querelle tra il sindaco Marchetti e i gestori dei locali non si placa, dunque. L’hanno ribadito dopo le dichiarazioni del primo cittadino che, una volta rieletto, ha affermato di continuare a essere contrario ai grandi eventi in villa auspicando invece l’organizzazione, nel giardino nobile all’interno delle barchesse o nel giardino posteriore, di spettacoli di danza classica, musica da camera o classica, opera o teatro.
Eventi che richiamino massimo 2.500 persone e che abbiano una reale ricaduta sul territorio, puntando su un numero di visitatori costante che partecipi durante tutto l’anno.
La speranza dei gestori dei pubblici esercizi è invece che alla villa torni il grande pubblico. Altrimenti, affermano, le prime a rimetterci sono le loro attività, che rischiano il tracollo e la conseguente chiusura.
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