«Villa abbandonata rifugio di balordi»

La denuncia degli abitanti di un condominio. È vuota da due anni, il proprietario è irreperibile

SACILE. «Abbandonata da oltre due anni in via Topaligo: la villa è diventata rifugio di balordi e ratti». I residenti del condominio “San Francesco” non ci stanno all’affaccio sull’incuria e hanno segnalato il degrado, a pochi passi da casa. «Al civico 8 di via Topaligo bisogna prendere provvedimenti – dice Antonello Bontempi con gli altri residenti del palazzone –. La situazione di degrado investe sia la villetta che la strada: un bene collettivo». A due passi dalle ferrovia, girando a sinistra dopo viale Lacchin, la cartolina di Sacile è uno zoom sull’abbandono.

«L’amministratore del nostro condominio “San Francesco” – va avanti l’ex assessore all’ambiente Bontempi – ha spedito varie raccomandate al proprietario: pare che non si più reperibile. I cancelli sono aperti e l’ingresso, come si dice, è libero. È un pericolo per animali domestici e bambini. La vegetazione sta invadendo anche l’area del nostro condominio». A monte potrebbe esserci uno stallo sull’eredità, a valle c’è il problema del quartiere. Pare che anche l’interrato e il garage della villetta siano visitati da balordi e nottambuli.

«Una bella residenza che, allo stato attuale, grida vendetta – ricorda i fasti nel quartiere residenziale Bontempi –. Il giardino è diventato una giungla di erbacce e non c’è manutenzione: la vegetazione invade le proprietà altrui, oltre che la strada. Bisogna fare qualcosa». Lo reclamano 12 condomini e anche chi passa, vede lo spreco di una bella casa, ridotta a un covo per ratti e senza dimora fissa. «È l’ennesimo caso di proprietà abbandonate a Sacile – Bontempi ricorda il censimento 2012 con 1650 abitazioni libere -. Le politiche della cementificazione vanno avanti a Sacile, intanto, tante residenze sono lasciate nell’abbandono totale. Non possiamo andare avanti in questo modo, con rioni-fantasma».

La cartolina di case e palazzi abbandonati è anche in centro storico. Due casi: in via Mazzini e vicino al ponte della Vittoria. L’ex Banco Ambrosiano è abbandonato all’incuria. Lo spreco del palazzo è davanti al ponte sul Livenza: c’è il degrado. Vetrine opache e sporcizia a pelo di asfalto e, nei piani alti, i piccioni fanno il nido. «Il tetto e a rischio di cedimento», indica Bontempi. (c.b.)

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