Vigili, graduatoria sospesa a Porcia: ricorre e vince

Il concorso nel 2011, quando il servizio del Comune di Porcia era associato con Brugnera e Caneva
Udine 05 settembre 2011 controlli vigili copyright Foto PFP / Turco
Udine 05 settembre 2011 controlli vigili copyright Foto PFP / Turco

PORCIA. Aspirante vigilessa cita il Comune di Porcia davanti al Tar e vince la causa. La vicenda è presto riepilogata: nel marzo del 2011 Laura Degano partecipava a un concorso per un posto di agente di polizia locale indetto dal Comune di Porcia, all’epoca associato con Brugnera e Caneva nella gestione dei vigili. Al termine delle prove, la donna si classificava ottava nella graduatoria di merito. La lista veniva tuttavia sospesa, due anni e mezzo dopo, dal sesto gradino in giù, per decisione del segretario generale del municipio purliliese a causa di un procedimento penale in corso riguardante il sesto classificato (con il coinvolgimento di un componente della commissione esaminatrice).

La Degano, che sperava in una imminente assunzione – considerato che il settimo della lista era già in possesso di un’occupazione stabile – si era dunque trovata a dover attendere la conclusione del procedimento penale a carico della persona che la precedeva, e il conseguente “sblocco” della graduatoria. Tempo dopo, nel Comune di Brugnera si veniva a liberare un posto per agente di polizia locale: impossibilitato ad attingere dall’elenco di aspiranti vigili “congelato” da Porcia, Brugnera “pescava” da un’altra graduatoria, assumendo Emanuela Boato.

Venuta a conoscenza della situazione, e vedendo leso un proprio diritto, la Degano decideva (nell’aprile 2014) di impugnare il provvedimento di sospensione della graduatoria, ricorrendo sia contro i due municipi coinvolti (non costituitisi in giudizio), sia contro la Boato, difesa dagli avvocati Leonello Azzarini e Diana De Benedetti del foro di Venezia. Esaminata la questione, il Tar ha dato ragione alla Degano, sottolineando che «è evidente che la sospensione dello scorrimento della graduatoria e la successiva assunzione della Boato nel Comune di Brugnera sono lesive delle chance della Degano di essere assunta». Il tribunale regionale aggiunge che nel provvedimento del segretario generale purliliese «non risultano tate riportate le ragioni per le quali si è ritenuto necessario congelare la graduatoria a partire dalla sesta posizione, tenuto conto che le vicende penali che hanno portato alla sospensione sembrerebbero riguardare esclusivamente un candidato e uno soltanto dei componenti della commissione d’esame, senza coinvolgere gli altri partecipanti alla procedura selettiva».

Miroslava Pasquali

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