«Vigilantes? Sì ma a tutte le ore Viale Ungheria è invivibile»

Commercianti, esercenti e residenti preoccupati per il crescente degrado «Spaccio, furti e atti osceni sono all’ordine del giorno. Qui è sempre peggio»
Udine 28 settembre 2014 furto fiorista Copyright Petrussi Foto Press Turco
Udine 28 settembre 2014 furto fiorista Copyright Petrussi Foto Press Turco



«Spaccio, risse e furti». Tornano a farsi sentire i commercianti e residenti di viale Ungheria che denunciano anche l’assenza dei vigilantes, «servizio – aggiungono – che così concepito, e cioè solo nelle ore serali quando la gran parte dei negozi chiude, è totalmente inutile. Qui – esclamano a gran voce – abbiamo bisogno di guardie giurate, ma tutto il giorno».

Il quartiere, non distante dalla stazione, lamenta i soliti assembramenti «che lasciano poco all’immaginazione – aggiungono gli esercenti –. Quel che è peggio è che attorno a soggetti poco raccomandabili si radunano ogni giorno molti studenti delle scuole superiori».

Maurizio Lodolo, titolare di “E. &T. Elaborazione Testi” è stanco. «Una soluzione vera e propria non c’è. Quando l’attenzione si sposta su Borgo Stazione, queste persone si trasferiscono nella nostra via. Pochi giorni fa a una signora del condominio a fianco al mio negozio hanno messo a soqquadro l’appartamento. L’ho vista piangere e disperarsi. Adesso che comincia a fare buio verso le cinque la situazione è peggiorata. Si nascondono sotto i portici e si sente un forte odore di marijuana. Spacciano seduti sugli scalini dei condomini mentre la gente passeggia. Siamo francamente disarmati».

Vania Buratti del Kiko Caffè racconta che «l’escalation di degrado è iniziato quest’estate». «Prima – hanno rubato dalle borse delle commesse di un negozio di detersivi durante l’orario di lavoro. Poi ho sorpreso una persona nella mia cantina con una pila ed è fuggita dicendo che stava cercando il bagno. Quindi, pochi giorni prima che morisse nella stazione la giovane friulana per l’eroina, due ragazzine minorenni si erano chiuse nel bagno del mio bar per più di quaranta minuti. Da quel giorno chiudo con le chiavi il bagno e le consegno solo a chi ha reali esigenze. Infine ieri (venerdì ndr) i carabinieri sono intervenuti in via Bertaldia arrestando un uomo». «Lo spaccio – aggiunge – è all’ordine del giorno e guardie giurate qui nessuno di noi le ha mai viste. Ma francamente servirebbero tutto il giorno e non dopo le 18 quando noi chiudiamo. Già alle 16 questo quartiere cambia volto. Per non parlare del parco “Vittime delle Foibe” che è diventato un disastro. C’è gente che orina anche davanti ai bambini».

A dare un quadro della situazione ancora più allarmante è Mario Cecchini, barbiere di piazzale D’Annunzio. «Se va avanti così ci ritroveremo peggio di due anni e mezzo fa quando avevamo lanciato una raccolta firme per far intervenire il Comune. Spacciano, sputano, fanno di tutto. C’è sporcizia dappertutto. E poi tocca a noi pulire ogni mattina», dichiara.

Marco Paoloni direttore del supermercato Metà racconta di «aver sorpreso l’altra mattina un vagabondo dormire davanti alle serrande. Furti ce ne sono. E anche degrado». Infine Gianfranco Celloni che si definisce un «semi-residente, perché – spiega – ormai vivo qui visto che faccio sempre visita a mia madre . Sono arrabbiato – tuona –: questo non è più un quartiere per le famiglie e bisogna stare molto attenti a uscire la sera da soli». —



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