Viadotti da mettere in sicurezza Due i punti critici in Carnia

L’interrogazione di Marcon: necessario l’intervento di verifica sulla statale 52 Sotto osservazione quelli che collegano Tolmezzo a Cavazzo e ad Amaro  
Tanja Ariis

/ TOLMEZZO

Si tenga alta l’attenzione e si sproni a continuare il recupero e la riqualificazione dei ponti e viadotti lungo la statale 52: ora gli occhi sono puntati su due manufatti, uno tra Cavazzo Carnico e Tolmezzo e l’altro tra Amaro e Cavazzo. A chiedere un pressing su Anas, proprietaria delle infrastrutture, e su Fvg Strade (che le gestisce) è stato in Consiglio comunale il consigliere di minoranza Valter Marcon (Cittadini al Centro) con un’interrogazione al sindaco, Francesco Brollo. Il primo cittadino ha assicurato che inoltrerà la richiesta di Marcon «agli enti gestori per favorire una ricognizione dello stato dell’arte, che poi – ha detto – andremo a riscontrare».

Marcon ha ricordato le proprie sollecitazioni negli anni nell’assise cittadina sul tema. Già nel settembre 2017 presentò una relazione con tanto di dossier fotografico per segnalare lungo la ss 52 preoccupanti segnali di degrado del ponte viadotto sul Fella tra Amaro e Carnia di Venzone e dei tre ponti viadotti sul Tagliamento: uno tra Amaro e Cavazzo Carnico, uno tra Cavazzo e Tolmezzo e uno sul retro dell’ospedale di Tolmezzo. Marcon rammenta dopo la sua prima interrogazione nel 2017 sul tema le ripetute rassicurazioni e i rimpalli di Anas e Fvg Strade su chi doveva intervenire: nulla era da temere, dicevano, per la sicurezza della circolazione. «Salvo chiusura immediata poco tempo dopo – ricorda – del viadotto sul Fella, a seguito del crollo del Morandi, e a seguire immediato intervento di riqualificazione e recupero, visibile da tutti (in fase di completamento) del viadotto sul retro dell’ospedale, in zona Sfleus» sul cui cartello di cantiere dell’intervento è indicata la “criticità 1”. Il ponte sul Fella è l’esempio più clamoroso: ora è chiuso, in attesa di essere demolito e ricostruito. Marcon ha chiesto in aula se Anas e Fvg Strade intendano a breve intervenire anche sugli altri viadotti analoghi a quello di Sfleus in quanto «seppur meno visibili ai più, vista la loro collocazione (sul fiume), presentano comunque – ribadisce – lo stesso stato di degrado. Sono fatti allo stesso modo con gli stessi materiali, sono più vetusti e presentano analoghe criticità». Marcon dissente dai continui tagli di fondi che subisce la viabilità ordinaria a vantaggio di quella autostradale, quando invece, afferma, il 75% del traffico rimane sulla prima e ciò significa un aumento di rischio per chi la percorre. Marcon ha chiesto di proporre alla Regione «una sorta di progetto di federalismo stradale, anche per le vie di grande comunicazione per attivare anche per esse una gestione locale sia di fondi sia di lavori di manutenzione». —

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