Via Mercatovecchio “deserta” Un altro negozio si trasferisce

Otto attività hanno chiuso in pochi mesi. La boutique Pinocchio trasloca in via Manin In controtendenza Cumini, che ha deciso di ampliare l’offerta subentrando alla libreria Ubik
Di Laura Pigani

Un altro negozio sta per lasciare via Mercatovecchio. Da giugno, infatti, anche la boutique per bambini e ragazzi Pinocchio abbandonerà il civico 7 per spostarsi in via Manin, dove i titolari confidano in «un maggior passaggio di gente». La storica strada cittadina, un tempo vivace fulcro della vita commerciale udinese, perde ancora pezzi: nell’arco di pochi mesi sono già otto le attività che hanno chiuso i battenti o che si sono trasferite altrove. C’è però anche chi va controcorrente e ha deciso di investire nella via, «con coraggio»: è il caso di Cumini, che amplierà la sua offerta occupando gli spazi lasciati liberi dalla libreria Ubik.

«Abbiamo deciso di abbandonare via Mercatovecchio – spiega Fabrizio Zoratto, che con la moglie Rosanna gestisce il negozio Pinocchio – perché ormai non rispecchia più l’immagine che avevamo della via. Lavoriamo in centro da vent’anni, prima in via del Carbone e poi ci siamo spostati una decina di anni fa in via Mercatovecchio pensando che fosse meglio, visto che all’epoca era vitale. Ora, invece, la via continua a venir penalizzata ed è sempre più deserta. Ci sono giornate dove non passa nessuno». Secondo Zoratto, le varie amministrazioni comunali che si sono succedute hanno trascurato il centro. «Siamo delusi – prosegue – dal fatto che il sindaco, così come per altro i suoi predecessori, non ha mantenuto le promesse. Via Mercatovecchio ora è un ibrido, la Zona a traffico limitato non funziona: la strada o va aperta o chiusa del tutto, nessuna via di mezzo». Zoratto, inoltre, punta il dito contro la prova effettuata dal Comune per rivestire la via di pietra piasentina. «Sono stati buttati via soldi per niente – dice –, bastava andare a vedere la piazza di Palmanova per capire che si sarebbe rotta subito. Ed è ancora rimasto tutto lì». La nuova “casa” di Pinocchio sarà in via Manin 3, nel locale che una volta ospitava la cartoleria Flaibani. Il trasloco sarà effettuato nel giro di un mese e il negozio aprirà i battenti il 3 giugno. Il punto vendita, che potrà contare su una metratura praticamente uguale a quella precedente, sarà rinnovato, ma «proporrà sempre abbigliamento made in Italy, di alta qualità, non soltanto da cerimonia, ma anche per l’uso quotidiano».

Nel giro di poco tempo, uno dietro l’altro, se ne sono andati i negozi di abbigliamento B/Store (trasferito al centro commerciale Città Fiera), Alpha, la libreria Ubik, Fornara pelletterie che ha chiuso i battenti così come il bar ex Quendolo (vicino al negozio di scarpe Falcomer) e il Barcollo. Anche la filiale della Hypo Bank si è trasferita in piazza San Giacomo. Complici affitti troppo cari e la crisi, che non sta risparmiando nessuno incidendo profondamente sul lavoro dei commercianti, costretti ad abbandonare l’attività, a trasferirsi o a ridurre il personale.

Ma c’è anche chi non ha perso la speranza e crede ancora nel futuro di via Mercatovecchio. Al posto della libreria Ubik subentrerà, come si diceva, Cumini, che allargherà la sua offerta di abbigliamento aggiungendo il “reparto uomo”. Il punto vendita aprirà ad agosto, ma per l’inaugurazione si dovrà aspettare settembre. «Il nuovo negozio – spiega Santina Cumini – sarà collegato a quelli di via del Carbone, dove si trova il reparto donna, che lascerà il suo spazio all’“uomo” e si trasferirà nel locale di via Mercatovecchio. Lo spazio – continua – lo tenevamo d’occhio da tempo e, pur non essendo adesso il momento economico migliore, abbiamo deciso di fare uno sforzo notevole con la volontà di cercare di aiutare una città che è morta. Spero che il Comune ci riconosca l’impegno che mettiamo per dare lustro a Udine con i nostri negozi di livello molto alto. Bisogna avere il coraggio di rischiare con uno spirito imprenditoriale innovativo, un negozio bello a Udine – conclude – attira gente e ne beneficiano tutti. Va detto, però, che l’amministrazione comunale, visto l’attuale cantiere in piazza I Maggio, dovrebbe trovare una soluzione per la carenza di parcheggi e studiare meglio la viabilità. Inoltre, a settembre, proprio a inizio stagione, quando si lavora meglio, ci troviamo con quasi tutti i sabati “bloccati” da iniziative che potrebbero essere spostate altrove».

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