Via i frati arrivano le suore: tre Orsoline a Sclavons

La novità da ottobre a Cordenons, in coincidenza con il cambio di sacerdoti. Guideranno la Pastorale dei giovani, istituita quattro anni fa in seminario

CORDENONS. Con l’inizio di ottobre faranno il loro ingresso nella parrocchia di San Pietro apostolo a Sclavons suor Grazia, suor Elena e suor Teodoretta, religiose della confraternita delle Orsoline Figlie di Maria Immacolata la cui missione è la guida dei giovani e l'insegnamento.

Rappresentano l’ulteriore novità, in questo passaggio di testimone nella guida della parrocchia dai frati francescani ai tre sacerdoti diocesani, che si prepara ad entrare a regime. Accadrà il 23 ottobre con l’entrata del parroco, don Ivano Zaupa, il quale si unirà a monsignor Fermo Querin e a don Davide Brusadin.

A Sclavons le suore alloggeranno nell’appartamento al piano superiore della scuola materna parrocchiale San Pietro, laddove sino ad un ventennio fa vivevano le suore di Maria Bambina. Queste ultime dai primi del Novecento avevano gestito i due asili parrocchiali della piazza e di Sclavons.

I locali da allora sono rimasti chiusi: in questi giorni si sta ultimando la sistemazione. In particolare, le due suore Orsoline più giovani, suor Grazia e suor Elena, a Sclavons avranno un compito ben preciso, ovvero continuare a guidare la Pastorale adolescenti e giovani, istituita dal vescovo monsignor Giuseppe Pellegrini quattro anni fa in seminario. Suor Teodoretta è invece la cuoca della comunità.

La Pastorale e le Orsoline si trasferiranno assieme dal seminario alla parrocchia, tra la gente. Una quarta suora, terminato il periodo di formazione, potrebbe raggiungerle. Sono le uniche Orsoline della Diocesi di Concordia-Pordenone.

L’arrivo della Pastorale giovanile a Sclavons, che sarà guidata da don Davide Brusadin, porterà sul territorio anche un équipe di una ventina di giovani volontari provenienti da diverse parrocchie. «Tutti insieme – spiega la superiora, suor Grazia – portiamo avanti le attività che vanno dall’organizzazione della Giornata mondiale della gioventù, alla formazione degli animatori dei Grest, ai pellegrinaggi, ai momenti di preghiera o esperienze residenziali rivolte ai giovani».

Tra la gente ed in punta di piedi. «Accogliamo con gioia questa chiamata a essere Chiesa in uscita, nello spirito di Papa Francesco – dice suor Grazia – Avremo un nostro alloggio, ma durante il giorno condivideremo gli spazi parrocchiali con i sacerdoti. Vogliamo dare testimonianza di fraternità e di una Chiesa dalle porte aperte: ci metteremo in ascolto della gente, nel rispetto della storia francescana di questo luogo. Mi aspetto di condividere con i parrocchiani la vita di tutti i giorni».

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