«Via dei Masi, rumori e puzze dal depuratore»

La denuncia degli abitanti raccolta da Sps. Le segnalazioni dei cittadini continuano da anni

SACILE. «Rumori e puzze dal depuratore in via dei Masi». La lista civica Sacile partecipata sostenibile fa eco ai disagi dei residenti a San Giovanni del Tempio. Da anni ci sono segnalazioni sull’effetto ambientale che il piccolo depuratore crea.

«Alcuni residenti si sono rassegnati e altri no – rileva Rossana Casadio, fondatrice della civica –. Le cose sono rimaste come anni fa e nell’area di San Giovanni dobbiamo convivere anche con altri odori nauseabondi che pare provengano da un allevamento».

Problemi nell’aria e nelle acque reflue, ma la scadenza da tenere d’occhio è quella a fine settembre. «Andrà in prescrizione il rimborso della bolletta sulla depurazione dell’acquedotto – ricorda Casadio –. I sacilesi interessati possono scaricare il modulo dal sito web www.sacilepartecipata.it e spedirlo in Comune. Ci sarà avrete tutto il tempo di valutare se intraprendere le vie legali: intanto occorre interrompere la prescrizione».

Il rimborso reclamato è quello sulle bollette dell’acqua del 2009 e anni precedenti: potrebbero essere coinvolti circa 4 mila sacilesi. Hanno pagato un servizio di svuotamento, mai effettuato. “Con l'entrata in vigore il Decreto del ministero dell’Ambiente del settembre 2009 sono stati regolati i rimborsi della quota di tariffa idrica non dovuta per gli utenti non allacciati al servizio di depurazione – indica la civica – come disposto in conseguenza alla sentenza della Corte costituzionale 335/2008. Il pagamento per la depurazione è un corrispettivo di prestazione contrattuale e non un tributo. Quindi è irragionevole che sia incassato in assenza del servizio».

I rimborsi sono in atto in altri Comuni, in forma rateizzata o mediante compensazione in bolletta. «Entro il termine di cinque anni a decorrere dal 1° ottobre 2009 – la scadenza è prossima dice Casadio –. Hanno per oggetto la quota di tariffa imputata in bolletta al servizio di depurazione, nel caso in cui manchino gli impianti di depurazione (quindi non sia possibile l’allacciamento alla fognatura) o se questi siano temporaneamente inattivi. Ricordiamo che a Sacile è in vigore un regolamento che prevede l’obbligo di allacciamento alla conduttura fognaria dove è presente». Dovrebbero essere le autorità di ambito a stabilire gli importi da rimborsare con gli interessi agli utenti. Oppure il Comune.

Chiara Benotti

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