Via ai corsi preparto dedicati anche ai papà

L’iniziativa del Consultorio familiare udinese che ha promosso il “Progetto famiglia”
Di Laura Pigani

L’arrivo di un figlio cambia la vita non soltanto alle future mamme, ma anche ai papà. Che si ritrovano a fare i conti con un ruolo che, all’interno della coppia, non sarà più lo stesso. E se finora l’accompagnamento al parto - con corsi organizzati dalle strutture sanitarie o da privati - era riservato alle donne (con piccoli spazi per i papà), da ottobre anche i futuri padri potranno contare su di un corso pensato unicamente per loro. Un’occasione per mettere nero su bianco stati d'animo, paure e insicurezze.

A pensarci è stato il Consultorio familiare udinese onlus, che ha dato vita al Progetto famiglia “Io nasco, io cresco, io gioco”, dedicato al benessere e al sostegno del nucleo familiare, con una particolare attenzione al rapporto genitori-bimbi (fino a tre anni). I corsi preparto per i papà sono soltanto una delle attività proposte - tutte gratuite - e, insieme con quelli rivolti alle future mamme, rientrano nella prima parte del progetto chiamata “Io nasco”. L’obiettivo è offrire un ascolto e una comprensione psicologica sulle tematiche legate al divenire genitori, nonché un supporto ostetrico. «L’iniziativa – spiega Lorenzo Rizzi, psicologo assistente al progetto (coordinato dalla dottoressa Marcella Romano) – propone un sostegno psicologico e ostetrico, per aiutare le coppie a superare eventuali paure o disagi. Si rivolge soprattutto ai genitori che in città non hanno una rete familiare di supporto, perché magari si sono trasferiti qui per lavoro. In città - prosegue - mancava un’attenzione specifica ai papà, focalizzata sulle loro preoccupazioni e sul loro nuovo ruolo di elemento di raccordo di tutta la famiglia. Il corso, con incontri a cadenza mensili, colmerà questa lacuna».

La seconda fase, “io cresco”, si rivolge ai genitori e ai loro bambini tra i 2 e i 12 mesi, per rafforzare il legame di attaccamento tra il piccolo e mamma e papà. La terza fase, “io gioco”, sostiene lo sviluppo naturale del bambino (dai 12 ai 36 mesi) attraverso attività ludiche con i genitori. «Il progetto - spiega il presidente del Consultorio, Luciano Rizzi - nasce sulla scia di un’esperienza precedente, la Casa dei piccoli, uno spazio a sostegno della prima infanzia e della relazione genitore-bambino. Dalle successive riflessioni, maturate dai professionisti che si sono occupati delle osservazioni e dagli stessi partecipanti, è emersa la necessità di ampliare l’offerta».

Il Progetto famiglia - che sarà presentato oggi, alle 18, nella sala consiliare della Provincia - durerà 9 mesi (da ottobre a giugno). Ogni volta che una famiglia ha completato la sua partecipazione a una fase dell’iniziativa, lascia libero lo spazio a un nuovo nucleo familiare. È possibile contattare il Consultorio familiare udinese (si trova in viale XXIII marzo 24), convenzionato con l’Azienda sanitaria universitaria integrata, allo 0432 509248: il martedì e il giovedì dalle 9.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 15.30 alle 18.30. Si può anche inviare una mail all’indirizzo info@consultorioudinese.it.

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