«Vi racconto Rolly, amico di Piancavallo»

E' morto Rolly Marchi, a 91 anni, a Milano, dopo una vita spesa tra le montagne e a tutto quello che gravitava intorno alla montagna. Era anche amico di Piancavallo, alla nascita della quale come stazione turistica aveva dato un suo personale contributo.
L’avevo conosciuto anche prima, fin da quando, nell'ambito dell'Ufficio Pubblicità della Marzotto, in anni nei quali il fervore di iniziative culturali era incessante - non ultimo il Premio Marzotto - Rolly Marchi si aggirava per i cortili e le stanze dell'azienda, perché amico e accompagnatore sulle nevi di Cortina, dove lui era di casa, di alcuni dei giovani - di allora- conti. Rolly Marchi era un po' tutto, giornalista, scrittore, fotografo, ma soprattutto era un animatore, una fonte continua di iniziative. Spesso le riprendeva da altri e poi le sviluppava, come nel caso del Trofeo Topolino per giovani sciatori, trofeo inventato inizialmente da Mike Buongiorno. Altre volte si aggregava ad iniziative esistenti che poi, grazie alla sua capacità di essere presente nel posto giusto e nel momento giusto, contribuiva a rendere popolari e famosi.
Ricordo la presenza di Rolly Marchi alla Coppa del Mondo femminile di Piancavallo, nata nel 1978 e sviluppatasi per diversi anni poi. Io già facevo il corrispondente per Paese Sera e Giancarlo Predieri mi aveva affidato l'incarico di ufficio stampa, ma mi aveva affiancato Rolly Marchi. Il quale andava e veniva, ma soprattutto apriva, con le sue numerose entrature, molte porte alla conoscenza di una Piancavallo nuova arrivata nel mondo scintillante della coppa del mondo di sci.
Rolly Marchi, per chi se lo ricorda, alto, allampanato, con il viso bianco e rosso di chi passa le giornate al freddo pungente della montagna d'inverno, sempre con un lieve sorriso ironico sulle labbra e con un tono di voce da presa per i fondelli, fa venire in mente quei tempi di Piancavallo. Tempi nei quali la montagna di casa nostra si riempiva di gente e di colori sotto le feste, i pordenonesi di censo consistente abbandonavano le frequentazioni usuali di Cortina per riversarsi a Piancavallo, e nevicava sotto Natale quasi sempre. A dicembre arrivavano per la Coppa del mondo le Annemarie Moser Proll, le Claudia Giordani e le Zini e le Nadig, e insomma la località si popolava di tante belle ragazze, accolte da un grande sorriso di soddisfazione da Mario Sartori di Borgoricco, l'inventore di Piancavallo come stazione turistica, e da Pino Rosenwirth, maestro di sci e di cerimonie d'accoglienza, direttore sportivo della stazione e sciatore leggero come una libellula nonostante la mole non certo lillipuziana.
Giancarlo Re
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